Torna a salire la tensione tra gli Stati Uniti e la Cina. In un post pubblicato su Truth Social, il presidente americano Donald Trump ha annunciato che sta “valutando un massiccio incremento dei dazi sui prodotti cinesi in arrivo negli Stati Uniti”, accusando la Cina di “atti ostili” nei confronti dell’economia mondiale.

Trump ha spiegato che la decisione arriva dopo la diffusione di alcune “lettere inviate da Pechino .a diversi Paesi” con cui la Cina avrebbe minacciato restrizioni alle esportazioni di terre rare e di altri materiali fondamentali per la produzione industriale. “Nessuno ha mai visto niente del genere – ha scritto –. Intaserebbe i mercati e renderebbe la vita difficile a praticamente tutti i Paesi del mondo, soprattutto alla Cina stessa”.

Il tycoon ha poi aggiunto che “molti altri Paesi” avrebbero espresso “forte irritazione” per la mossa cinese, parlando di “una grande ostilità commerciale nata dal nulla”. Nel suo messaggio, il presidente americano ha anche lasciato intendere che l’episodio potrebbe far saltare il suo incontro con Xi Jinping, previsto tra due settimane al vertice APEC in Corea del Sud: “Avrei dovuto incontrare il presidente Xi, ma ora non sembra esserci più motivo di farlo”.

Trump ha definito “inappropriato” il tempismo dell’iniziativa cinese, sottolineando come sia arrivata “nei giorni in cui, dopo tremila anni di caos e combattimenti, ci sarà la pace in Medio Oriente”. “Mi chiedo se questa tempistica sia stata una coincidenza”, ha aggiunto, promettendo di “contrastare finanziariamente” la strategia di Pechino.

Le dichiarazioni del presidente hanno avuto un immediato effetto sui mercati finanziari: Wall Street ha virato in negativo con il Dow Jones in calo dell’1,15%, il Nasdaq che ha perso il 2,42% e lo S&P 500 in flessione dell’1,64%.