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Close up of senior disabled woman hands holding walking stick. Detail of old woman hands holding handle of cane. Old lady holding walking stick.
È morta dopo cinque giorni di agonia l’anziana di 85 anni rimasta gravemente ustionata nella sua abitazione a Bologna. A prendersi cura di lei doveva esserci sempre una badante, ma quel 3 ottobre la donna era rimasta sola per alcuni minuti, e in quei momenti si sarebbe consumata la tragedia. Ora l’assistente familiare, una cittadina moldava senza precedenti, è indagata per abbandono di persona incapace aggravato dalla morte.
Secondo la prima ricostruzione, l’anziana, invalida al 100% e affetta da demenza senile, si sarebbe avvicinata ai fornelli per prepararsi la colazione, quando, forse a causa di una distrazione, le fiamme l’avrebbero avvolta, provocandole ustioni di secondo e terzo grado su oltre la metà del corpo. La badante, al suo ritorno, l’avrebbe trovata ferita, l’avrebbe cambiata e messa a letto, ma senza chiamare i soccorsi. Una decisione che si sarebbe rivelata fatale.
A scoprire l’accaduto è stato il figlio della donna, rientrato nel primo pomeriggio, che ha trovato la madre a letto, dolorante, con gli abiti puliti ma con gravi ustioni. È stato lui a dare l’allarme e a chiamare il 118. La madre è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna, dove è rimasta ricoverata nel reparto di Medicina d’urgenza fino a mercoledì, quando il suo cuore ha smesso di battere.
Gli investigatori del commissariato Santa Viola, che stanno conducendo le indagini coordinate dalla Procura di Bologna, stanno cercando di ricostruire le ore precedenti l’arrivo dei soccorsi: quanto tempo sia passato dall’incidente, se davvero si sia trattato di un evento accidentale e se la morte si sarebbe potuta evitare. Sul corpo della vittima è stata disposta l’autopsia, conferita nella giornata di ieri, per chiarire l’esatta dinamica dei fatti e l’origine delle ustioni.