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Nel mese di settembre il Corpo forestale ha proseguito l’attività antincendio in tutta la Sardegna, concentrandosi in particolare sull’individuazione delle cause dei roghi. Restano numerosi gli incendi colposi, spesso legati all’abbruciamento dei residui colturali. Il Corpo ricorda che per tutto il mese di ottobre è necessario richiedere l’autorizzazione preventiva per accertare l’idoneità del luogo e la presenza degli strumenti di spegnimento.
Parallelamente prosegue l’impegno nella tutela della fauna selvatica. Nel mese appena trascorso sono stati soccorsi e ricoverati nei Centri per il recupero della fauna selvatica (Carfs) un Falco di palude, un Tarabusino, una Tortora dal collare e un Fenicottero. Dopo le cure, una Tartaruga marina e un Falco pellegrino sono stati rimessi in libertà.
Non sono mancati, però, casi tragici: sono stati trovati morti un’Aquila reale, un’Aquila del Bonelli e un Grifone. Per l’Aquila reale è stata accertata la morte per elettrocuzione. Gli uccelli di grandi dimensioni, infatti, a causa dell’ampia apertura alare, possono chiudere involontariamente il circuito tra due cavi o tra un conduttore e una struttura a terra.
Per ridurre questo rischio, la società Terna ha avviato un piano di adeguamento della rete elettrica in Sardegna, installando cavi isolati per proteggere i rapaci dal pericolo di folgorazione.