Si è tenuto oggi a Saccargia l'incontro istituzionale per la condivisione dell'Atto aggiuntivo del progetto di sviluppo territoriale "Anglona Coros, Terre di Tradizioni". Il documento, che si inserisce nel percorso di ottimizzazione della seconda fase della Programmazione Territoriale promosso dalla Regione Sardegna, nasce dall'ascolto dei territori e dal confronto con enti locali e partenariato. È uno strumento che adegua la strategia avviata nel 2018 ai nuovi bisogni emersi, rilanciando lo sviluppo del territorio con interventi più mirati e coerenti.

"Con questo Atto Aggiuntivo rafforziamo una visione di Sardegna che parte dai territori, ne riconosce la vitalità, ne ascolta le esigenze, ne valorizza le risorse. È una strategia costruita con gli amministratori locali e gli attori sociali, che punta a generare risultati reali. Oggi presentiamo un lavoro collettivo che ha saputo unire il rigore della programmazione e l'energia della partecipazione. Ed è così che, come Regione, vogliamo continuare a lavorare: facendo della prossimità, della coesione e della concretezza le parole chiave dello sviluppo", ha dichiarato l'assessore alla Programmazione e Bilancio Giuseppe Meloni, intervenuto in chiusura dell'incontro.

L'accordo interessa 23 Comuni appartenenti alle Unioni dell'Anglona e Bassa Valle del Coghinas.

"Investire sulla programmazione territoriale - ha aggiunto - significa credere nella Sardegna delle comunità, delle reti, delle competenze diffuse. Significa costruire territori capaci di generare futuro: abitabili, produttivi, dinamici, coesi. È su questa idea che stiamo impegnando risorse, metodo e visione. E oggi, con l'Anglona e il Coros, compiamo un passo importante". Più di 31 milioni di euro, attinti da FESR (Fondo Europeo Sviluppo regionale) 2021-2027, FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) e da fondi regionali, saranno destinati all'attuazione di oltre 40 interventi mirati che spaziano dalla valorizzazione turistica e culturale, con il recupero di beni identitari, siti archeologici e spazi museali diffusi, al miglioramento dei servizi per la qualità della vita, attraverso la riqualificazione di spazi urbani e aree verdi, nuovi impianti sportivi, centri di comunità e strutture dedicate al benessere e alla socialità e con il potenziamento dei servizi rivolti a giovani e anziani. Una parte delle risorse sarà inoltre destinata a rafforzare la governance territoriale, con azioni di coordinamento, digitalizzazione e promozione integrata, per garantire una gestione efficace e condivisa degli interventi.