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La Provincia di Oristano alza il livello di allerta per la febbre del Nilo. "Chiederò ai vertici della Asl di valutare la situazione di emergenza sanitaria e ai sindaci di adottare le misure di sorveglianza e, se necessario, di adottare ordinanze per contenere la diffusione del virus che ha raggiunto livelli record e sta innescando forte preoccupazione". Così l'amministratore straordinario dell'ente, Battista Ghisu.
"Assistiamo a un aumento vertiginoso dei casi di febbre del Nilo e la Provincia di Oristano è l'unica in Sardegna colpita dal virus. Come amministratore sto seguendo con grande preoccupazione questa situazione", assicura Ghisu, ricordando che "i trattamenti anti larvali con bacillo biologico vengono assicurati dall'1 gennaio al 31 dicembre in tutti i Comuni della Provincia". "Ho dato disposizioni al Servizio Ambiente per potenziare ulteriormente gli interventi di disinfestazione che la Provincia assicura in tutti i Comuni", spiega.
Il commissario precisa che l'attenzione è alta da mesi: "I casi sono in continuo aumento e purtroppo ci sono anche due decessi, ma le cause sono da accertare e questo è compito delle strutture sanitarie". A preoccupare in particolare, sono le numerose risaie anche a ridosso dell'abitato di molti centri: "È innegabile - sottolinea Ghisu - che le risaie costituiscono uno dei luoghi di proliferazione delle zanzare così come le zone umide, che sono anche corridoio dell'avifauna migratoria responsabile dell'arrivo di queste malattie da altri continenti. Qui non si può più lavorare in emergenza e tutti devono mettersi in testa che occorre lavorare sulla prevenzione. Di febbre del Nilo si muore e le più esposte sono le persone fragili".
Il rappresentante della Provincia ha già incontrato i residenti delle zone più a rischio e gli amministratori, e ora annuncia una nuova riunione: "Convocherò i sindaci dei Comuni interessati da risaie e da zone umide e i vertici della Asl per l'adozione di misure straordinarie". "Occorre un nuovo modello di lotta che metta insieme Provincia, Regione, Prefettura, Comuni, Asl, Università e associazioni di categoria sotto la regia di una unità di progetto regionale", sollecita l'amministratore.