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Una donna ecuadoriana di 47 anni è morta nella notte tra domenica e lunedì al Policlinico Umberto I di Roma dopo aver avuto un malore in seguito ad una liposuzione effettuata in uno studio privato che non aveva autorizzazione da 13 anni.
La struttura dove la donna è stata sottoposta a liposuzione è un appartamento in zona Torrevecchia, gestito da Jose Lizarraga Picciotti, un medico peruviano di 65 anni finito nel registro degli indagati assieme all'anestesista e una infermiera.
Quello che al momento è noto è che la vittima, intorno alle 17 di domenica, si è sottoposta a una liposuzione, interrotta per le complicazioni. In serata l'arrivo al Policlinico con un'ambulanza privata, dove le manovre di rianimazione sono proseguite per circa un'ora in sala rossa, senza successo. Perdita di coscienza associata a un'ipotensione marcata e un quadro generale di shock da ricondurre a molteplici cause, questi sarebbero stati i sintomi accusati dalla donna.
Secondo quanto emerso sinora, lo studio medico chirurgico era sprovvisto di autorizzazione da 13 anni. La struttura aveva ottenuto l'ultima autorizzazione valida, della durata di cinque anni, nel 2007.
Picciotti ha precedenti per lesioni riguardo ad interventi avvenuti nel 2006 e nel 2018: è stato denunciato da pazienti che si erano sottoposte a liposuzione e interventi di chirurgia estetica. Anche l'anestesista ha alcuni precedenti per vicende, però, non legate alla professione medica. Domani il pm Andrea D'Angeli, titolare del procedimento, affiderà l'incarico per l'autopsia. La Procura di Roma indaga per omicidio colposo.