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“Il più grande progetto di trasferimento tecnologico nella storia della Sardegna”. Ieri mattina, giovedì 22 maggio, è stato presentato presso l'auditorium dell'edificio 2 del Parco Scientifico e Tecnologico di Pula il programma SardGen, mirato alla prevenzione medica e alla ricerca. L'accordo che ha sancito l'avvio di questo progetto è stato firmato dalla direttrice di Sardegna Ricerche, Carmen Atzori, dal rettore dell'Università di Sassari, Gavino Mariotti, e dagli assessori del Bilancio, Giuseppe Meloni, e della Sanità, Armando Bartolazzi.
Si presenta come un'iniziativa ambiziosa che unisce la medicina preventiva, attraverso test biochimici accessibili a tutti, alla ricerca e allo sviluppo basati sui dati genetici raccolti con il consenso dei cittadini presso la Biobanca, al fine di identificare i target terapeutici per combattere malattie, partendo dalla talassemia. Il progetto ha già suscitato e continuerà a suscitare l'interesse di ricercatori provenienti da ogni parte del globo.
“È una giornata storica per la Sardegna – ha commentato il vicepresidente della Giunta Giuseppe Meloni – ci abbiamo creduto dal primo minuto, appoggiando il progetto che stava nascendo. Abbiamo deciso tutti di fare squadra, ponendo la Sardegna al centro del mondo. La sinergia fra istituzioni è stata la scommessa vincente per dare gambe a questo progetto che permetterà ai sardi di migliorare le proprie prospettive sanitarie e di vita, e la sinergia fra istituzioni è la scommessa vincente per la Sardegna che guarda al futuro. Questo progetto – ha aggiunto l'assessore del Bilancio – rilancia poi questo bellissimo Parco scientifico e tecnologico di Pula”, ha concluso Giuseppe Meloni.
“Io sono venuto qui in forma privata il primo gennaio 2024 perché la ricerca scientifica è stata la mia vita per 45 anni – ha esordito l'assessore della Sanità Armando Bartolazzi – e quindi oggi è il giorno più bello da quando sono in Sardegna. Finalmente l'eccellenza che è presente in Sardegna viene valorizzata: il professor Cucca è una di queste. Come oncologo lo posso dire: siamo davanti a un progetto internazionale sulla genetica che può cambiare la storia della medicina: nuovi marcatori genetici per la diagnostica. Investire qua significa risparmiare, e tanto, in medicine e terapie, basti pensare che una cura per la talassemia a una sola persona può costare 1,8 milioni”, ha concluso Bartolazzi.
Il progetto della Biobanca Sarda, nato dall'idea del genetista Francesco Cucca insieme a Gianluca Cadeddu di e.Ins e il rettore dell'università di Sassari Gavino Mariotti, è un partenariato pubblico-privato con Impeco, azienda leader nell'automazione di laboratori clinici. Approvato dalla Giunta regionale il 17 aprile, il progetto è finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Sardegna per potenziare la ricerca e la medicina preventiva. La Biobanca, situata al Parco scientifico e tecnologico di Pula, sarà fondamentale per la raccolta, conservazione e analisi di campioni biologici, promuovendo la personalizzazione delle cure e la prevenzione delle patologie. Grazie alle attività di ricerca, si svilupperanno nuovi farmaci basati su analisi genomiche e immunologiche, utili per patologie comuni in Sardegna come quelle autoimmuni ed ematologiche. I dati genetici raccolti saranno utilizzati nel rispetto del consenso informato dei partecipanti, contribuendo a potenziare la medicina preventiva e a ridurre i costi sanitari. Questi progressi porteranno a una migliore qualità della vita e a un aumento dell'aspettativa di vita in salute per la popolazione sarda, grazie a una serie di analisi biochimiche approfondite e informazioni sullo stile di vita e l'ambiente raccolte attraverso un check-up medico completo.