Trentatré anni dalla Strage di Capaci. Il 23 maggio 1992, un'esplosione devastante sotto un cavalcavia vicino a Capaci provocò la morte del giudice Giovanni Falcone insieme a tre membri della sua scorta e sua moglie Francesca Morvillo, anch'essa magistrato.

L'attentato, orchestrato dall'esperto in esplosivi Pietro Rampulla su ordine di Giovanni Brusca, segnò della vita di Falcone, simbolo della lotta contro la mafia. Le sue indagini sulla struttura gerarchica di Cosa Nostra e la collaborazione con informatori come Tommaso Buscetta ebbero un grande impatto storico.

Insieme a Paolo Borsellino, Falcone aveva guidato il maxi processo che coinvolse 474 imputati, ma non fu ben accolto dalla mafia. Cinquantasette giorni dopo, Borsellino subì la stessa tragica sorte di Falcone, con un altro attentato mortale.