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“Anche nel giorno in cui il Tribunale di Cagliari potrebbe decretarne la decadenza, la presidente della Regione Alessandra Todde non rinuncia al suo sport preferito: il rimbalzo delle responsabilità. Un atteggiamento che ormai caratterizza ogni sua uscita pubblica”.
Sono le parole di Francesco Mura, deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Sardegna, in merito ai commenti della presidente della Regone Sardegna, Alessandra Todde, sul taglio dei fondi stradali nell'Isola.
"Il taglio del 50% dei fondi destinati alla manutenzione delle strade provinciali in Sardegna è l'ennesimo schiaffo da parte del Governo Meloni - ha detto la governatrice -. Una scelta grave e miope a cui risponderemo - annuncia Todde -. È un atto che penalizza duramente la nostra isola. Ridurre da 51 a 27 milioni le risorse tra il 2025 e il 2028 significa mettere a rischio la sicurezza di chi ogni giorno percorre migliaia di chilometri di strade secondarie: lavoratori, studenti, mezzi di soccorso e chiunque abbia necessità di muoversi da un comune all'altro".
“Se oggi le Province sono enti di secondo livello - dice ancora Mura - ridotte a mere scatole vuote, lo si deve principalmente a chi, come l’attuale presidente della Regione, proviene da quegli stessi ambienti politici che per anni hanno lavorato al loro progressivo smantellamento. Chi oggi grida allo scandalo, ieri ha contribuito al disastro”.
“Al contrario – prosegue Mura – la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dimostrato responsabilità istituzionale incontrando il presidente dell’UPI, l’Unione delle Province Italiane, per affrontare una questione che non riguarda solo la Sardegna, ma l’intero sistema Paese”.
“Todde – conclude Mura – è abile negli annunci e nelle nomine politiche, ma dimostra ogni giorno di più una totale assenza di visione e senso istituzionale. Invece di cercare colpe altrove, farebbe bene a concentrarsi sulla risoluzione dei problemi reali della Sardegna, evitando di usare i mezzi di comunicazione solo per coprire le difficoltà – anche giudiziarie – che stanno paralizzando la sua azione di governo”.