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"Sul virus della dermatite nodulare contagiosa che ha colpito duramente gli allevamenti bovini in Sardegna, le rassicurazioni ricevute oggi dal ministero della Salute, in risposta a un'interrogazione a mia prima firma, vanno nella giusta direzione, ma non sono sufficienti. Occorre fare molto di più e con maggiore tempestività". Lo dichiara, in una nota, Silvio Lai, deputato del Partito Democratico, che ha sollecitato oggi in commissione Sanità alla Camera il sottosegretario Marcello Gemmato chiedendo "una vera strategia nazionale e una gestione trasparente e condivisa dell'intera emergenza: la Sardegna non può essere lasciata sola".
"Ho chiesto al Governo - prosegue Lai - di interagire con decisione con l'Unione Europea, affinché si tenga conto delle peculiarità dell'allevamento estensivo sardo, profondamente diverso da quello intensivo su cui si basano i protocolli europei. Servono misure più flessibili, adatte alla realtà territoriale dell'isola, senza che questo metta in discussione le procedure sanitarie previste. È inoltre indispensabile garantire - aggiunge - ristori immediati, adeguati e certi per i capi abbattuti, deceduti o dichiarati improduttivi dopo la vaccinazione, che deve essere attuata senza tentennamenti. Le attuali tariffe Ismea sono assolutamente inadeguate e non riflettono il reale valore economico degli animali, danneggiando ulteriormente gli allevatori. Il Governo deve agire subito per aggiornare questi criteri, perché non è tollerabile che le aziende sarde vengano risarcite in modo parziale".
"Nella mia replica - sottolinea - ho inoltre chiesto al ministero di chiarire subito quali sono i tempi e i criteri per il recupero dello status di indennità sanitaria della Sardegna. È fondamentale sapere quanti mesi privi di nuovi focolai dovranno trascorrere dopo la vaccinazione per dichiarare l'isola esente dalla malattia".
"Il ministero ha evidenziato, nella sua risposta, i ritardi nella vaccinazione e la moltiplicazione dei focolai, aggravati dall'impossibilità di procedere tempestivamente agli abbattimenti a causa dell'assenza di un impianto di smaltimento di categoria 1 nell'isola - conclude Lai - Una situazione che richiede un coordinamento molto più efficiente tra Stato, Regione e portatori di interesse".