Il Pakistan ha annunciato ufficialmente l’intenzione di candidare Donald Trump al Premio Nobel per la Pace, lodandone il ruolo determinante nella risoluzione dell’ultimo conflitto con l’India. L’ex presidente degli Stati Uniti, secondo Islamabad, avrebbe evitato una potenziale escalation militare tra due potenze nucleari, guadagnandosi il titolo di “autentico pacificatore”.

"Il presidente Trump ha dimostrato grande lungimiranza strategica e una straordinaria abilità politica attraverso un solido impegno diplomatico con Islamabad e Nuova Delhi, disinnescando una situazione in rapido deterioramento", si legge in una nota ufficiale diffusa dal governo pakistano.

L’episodio a cui si fa riferimento è il cessate il fuoco annunciato lo scorso maggio, dopo quattro giorni di intensi scontri lungo la linea di confine tra India e Pakistan. Trump ha più volte rivendicato il merito di aver scongiurato una guerra nucleare e di aver “salvato milioni di vite”.

Tuttavia, da parte indiana la lettura degli eventi è molto diversa. Secondo Nuova Delhi, il cessate il fuoco sarebbe stato frutto di un accordo bilaterale tra gli eserciti dei due Paesi, senza alcuna mediazione esterna. Una posizione ribadita anche dal primo ministro Narendra Modi in una recente telefonata con lo stesso Trump, come riportato dal ministro degli Esteri indiano Vikram Misri.

Nessuna reazione ufficiale è arrivata da Washington, mentre Trump ha rilanciato sui social. In un post pubblicato ieri, l’ex presidente ha elencato i conflitti che sostiene di aver risolto, dal Medio Oriente all’Asia meridionale, sottolineando con tono polemico: "Non riceverò mai il Nobel per la Pace, qualunque cosa faccia. Ma la gente lo sa, e questo è tutto ciò che conta per me".