PHOTO
Un giornalino creato dai giovani pazienti del reparto di Neuropsichiatria infantile dell'Aou di Sassari sarà presentato il 3 giugno, segnando la conclusione dell'anno scolastico. Questo progetto è stato realizzato in collaborazione con la Scuola in Ospedale dell'Istituto comprensivo Latte Dolce Agro, guidato dal dirigente scolastico Antonello Pilu. La presentazione avverrà durante la visita nel reparto al secondo piano della seconda Stecca Bianca della cantante sarda Carla Denule, che ha accettato l'invito della Scuola in Ospedale.Il giornalino, composto da quaranta pagine, rappresenta un percorso di espressione e recupero per i giovani autori. Affronta temi di rilevanza sociale come il bullismo, il cyberbullismo, le dinamiche relazionali e le diverse espressioni giovanili. Inoltre, vengono esaminate le tradizioni familiari attraverso interviste sul Natale e il Giorno dei Morti. Gli articoli, arricchiti da disegni e immagini realizzate dai ragazzi stessi, riflettono le loro emozioni e riflessioni, offrendo un'opera che rispecchia la loro esperienza e sensibilità.
"Questa attività – spiega la professoressa Angela Manca, docente di Italiano, Storia e Geografia nella Scuola in Ospedale – è una valvola di sfogo: innesta dialogo su emozioni spesso non dette e restituisce ai ragazzi la voce che meritano". Per molti, scrivere diventa terapia, occasione di incontro e di sguardo verso il futuro.
La Scuola in Ospedale di Neuropsichiatria infantile non è soltanto un luogo d’insegnamento: è un presidio sociale e affettivo, fondamentale per il benessere degli adolescenti in cura. "Accogliamo ragazzi con condotte devianti o fragilità emotive – sottolinea il professor Stefano Sotgiu, direttore della struttura – e la scuola in questo contesto integra in modo unico l’approccio farmacologico, psicoterapeutico ed educativo". In Neuropsichiatria infantile è presente anche la Scuola Primaria che fa capo all'Istituto comprensivo Monte Rosello Alto.
Alla presentazione saranno presenti anche ex-degenti desiderosi di partecipare e raccontare le proprie storie. Durante l'evento, Carla Denule intratterrà conversando con i giovani ed eseguirà alcune delle sue canzoni in lingua sarda. Questo momento servirà da ponte tra la tradizione e la modernità, unendo arte, linguaggio e compassione.