Nessun legame tra la brutale aggressione avvenuta nel quartiere San Michele a Cagliari e l’incendio che ha distrutto un’auto nella notte tra martedì e mercoledì a Elmas. È quanto emerge dalle verifiche dei vigili del fuoco, che hanno chiarito come l’auto sia stata danneggiata da un corto circuito e non da un gesto doloso o ritorsivo.

L’aggressione, avvenuta all’interno di un locale e documentata in video che hanno rapidamente fatto il giro dei social, resta un episodio drammatico e isolato. Nelle immagini, una giovane donna viene colpita con inaudita violenza da un’altra donna che la trascina per i capelli e la percuote ripetutamente. La vittima, con il viso insanguinato, cerca di difendersi e grida disperata: “Ho mia figlia in macchina”.

Mentre la polizia continua a indagare sull’aggressione, attribuita a motivi sentimentali, sui social si era diffusa la voce di un possibile collegamento con l’auto incendiata. Le immagini del veicolo bruciato avevano alimentato sospetti e ipotesi, ma i rilievi tecnici hanno escluso ogni connessione.

La violenza nel locale di San Michele resta un episodio gravissimo, alimentato anche dai commenti social che in alcuni casi legittimano e normalizzano la brutalità.