Un omaggio a Sassari e a uno dei suoi simboli più noti. Il tributo a un monumento che rappresenta una città intera e il suo modo di essere. Un riconoscimento a un’opera che da oggi, almeno nella sua riproduzione, starà al fianco di tesori apprezzati e conosciuti in tutto il mondo, dalla Fontana di Trevi alla Piazza San Marco di Venezia. Maurizio Lampis, artista 49enne nato a Cagliari e noto a livello internazionale per aver realizzato con i Lego alcune delle opere d’arte più iconiche del pianeta, tributa il Capo di Sopra con una fedelissima riproduzione della Fontana di Rosello interamente realizzata con i mattoncini nati in Danimarca nel 1932. Sono la sua specialità e la sua grande passione. Tanto da averlo reso un punto di riferimento in Sardegna, in Italia e in Europa e da averlo portato a fondare nel 2021, assieme al suo socio Gianluigi Cornaglia, il Museo del Mattoncino Karalis Brick, che oggi ha sede a Capoterra.

Oggi la sua ultima opera è stata presentata in anteprima dall’autore, nella sede del settore Cultura del Comune di Sassari, assieme al sindaco Giuseppe Mascia e all’assessora Nicoletta Puggioni. «La fontana di Rosello è un’icona di Sassari, il suo significato allegorico riassume il fluire del tempo, simboleggiato dalle dodici bocche e dalle quattro statue che raffigurano le stagioni», dice Lampis. «Nel Seicento rappresentava una novità, ma ancora oggi è un unicum in tutta la Sardegna», aggiunge. Per realizzarla Maurizio Lampis ha impiegato venti giorni e ha utilizzato 2mila e 400 mattoncini Lego. Per riprodurla si è avvalso del solo ausilio di materiale fotografico.

«È il mio ventisettesimo monumento dedicato alla Sardegna, il primo alla città di Sassari – racconta – l’ho visitata nel 2024, sono rimasto colpito dalla sua architettura tardo rinascimentale e dalla sua storia e così ho voluto realizzare un simbolo di Sassari».

Per il sindaco Mascia «grazie a questa opera, Maurizio Lampis racconta Sassari e i suoi tesori in modo originale, consentendoci di raggiunge un pubblico inedito, quello degli appassionati dei famosissimi mattoncini colorati, e offrire a una platea più ampia, internazionale, l’immagine di una città ricca di fascino e di un patrimonio da preservare e da promuovere adeguatamente».

Al termine dell’incontro l’assessora Puggioni ha annunciato che «presto Sassari ospiterà una mostra delle opere che sono ospitate nel museo di Capoterra, sarà un’occasione in più per visitare la città e per apprezzarne la bellezza e la ritrovata vivacità». La Fontana di Rosello presentata oggi in anteprima nell’ex Infermeria San Pietro, attuale sede del settore Cultura del Comune di Sassari, sarà esposta negli spazi museali di Palazzo Ducale sino al 2 ottobre.