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Illuminazione potenziata, videosorveglianza, più vigilantes davanti ai locali della movida a Cagliari. Ma anche un timbro su "una parte ben visibile del minorenne" che chiede alcolici o cerca di giocare alle slot machine vietate agli under 18: lo scopo è quello di evitare che si rivolga altrove, dopo che l'esercente responsabile e rispettoso delle leggi gli ha rifiutato il drink o la possibilità di giocare. È uno dei punti più controversi della bozza approvata dalla Giunta di Massimo Zedda: il sindaco annuncia che si tratta di "una bozza da limare".
Le misure previste dal protocollo, una volta perfezionato, saranno sottoposte al gradimento dei titolari dei locali notturni: i commercianti saranno liberi di accettare o meno. Il 'timbro' lavabile sarà oggetto di discussione e dovrà essere condiviso con le associazioni di categoria. Per il momento c'è il sì della Giunta allo "schema di protocollo d'intesa contenente le iniziative per la prevenzione di atti illegali e di situazioni di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica all'interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici, delle discoteche e nelle zone della movida". La proposta di sottoscrizione arriva dalla Prefettura di Cagliari, sulla scia di analoghe intese sottoscritte a livello nazionale.
"Serve equilibrio - fa già sapere la Fipe Confcommercio con il presidente Emanuele Frongia - e non si può mettere sullo stesso piano chi gestisce una discoteca con chi porta avanti un bar di quartiere. L'obiettivo deve essere quello di rafforzare la sicurezza - spiega - senza penalizzare le imprese che rispettano già regole e orari".
Tra le misure anche quella di individuare un "referente della sicurezza per il locale", il nominativo andrà tempestivamente comunicato alla Questura di Cagliari e per conoscenza alla Prefettura. Previste premialità per gli esercenti virtuosi. Speciali disposizioni anche per le discoteche per favorire "l'impiego di metal detector palmari all'ingresso dei locali al fine di evitare l'introduzione di armi, oggetti atti ad offendere ovvero spray urticante". In aggiunta, il protocollo chiede misure per l'impiego di almeno due vigilantes, incrementabili in base alla capienza, con cartellino di riconoscimento e formazione di primo soccorso per almeno un addetto.