Un uomo di 61 anni, imprenditore, è morto lo scorso 12 agosto presso l'ospedale di Padova, dove era stato ricoverato tre giorni prima a causa di un'encefalopatia da prioni (particelle infettive costituite da proteine, prive di materiale genetico, in grado di provocare malattie neurodegenerative sia nell'uomo che negli animali).

La notizia è stata riportata da Tg Com 24 e dal Corriere del Veneto, il quale parla "di una patologia degenerativa molto rara, con l’incidenza è di uno o due casi per milione di persone all’anno, balzata agli onori delle cronache a cavallo dell’attuale millennio a causa della 'mucca pazza': la forma più comune di tali encefalopatia è infatti la malattia di Creutzfeldt-Jakob, e una delle sue varianti è legata alla trasmissione del morbo tramite l’ingestione di carne contaminata".

Per verificare se il motivo alla base della patologia è effettivamente quello, sarà necessario aspettare alcuni mesi: l'esame neuropatologico del cervello deve infatti ancora essere completato per confermare la diagnosi. Successivamente, i risultati saranno inviati all'Istituto Superiore di Sanità.

I PRIMI SINTOMI E IL PEGGIORAMENTO REPENTINO

Un anno fa, il 61enne, come riporta il quotidiano, avrebbe avuto dolori a un piede che lo facevano zoppicare. Nei mesi successivi, avrebbe notato un deterioramento della sua salute, con episodi di temporanea perdita di memoria e difficoltà nel controllo del lato destro del corpo.

La terribile diagnosi di encefalopatia da prioni è giunta il 14 luglio all'ospedale di Padova. Purtroppo, le condizioni del paziente si sono aggravate in modo repentino e lo scorso 9 agosto ha subito una grave crisi respiratoria, morendo tre giorni dopo in ospedale.