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Torna pesantemente all'attacco il governo ungherese nei confronti di Ilaria Salis. Arriva dal portavoce dell'esecutivo Zoltan Kovacs, che afferma: "Il tuo continuo blaterare e lamentarti dello Stato di diritto, quando dovresti marcire in una cella per aver aggredito a mano armata civili innocenti, è la prova del tuo senso morale distorto e marcio".
"Il piedistallo su cui sei seduta - aggiunge - è già stato ridotto in poltiglia da te e dai tuoi scagnozzi bolscevichi con un martello". Sull'immunità dell'europarlamentare Avs era tornato ieri Viktor Orban, che a '10 minuti', su Rete4, aveva detto: "Se vieni in Ungheria per commettere dei crimini, allora non sei il benvenuto, e Salis è venuta in Ungheria e ha usato la violenza contro dei cittadini pacifici ungheresi. Quindi è una criminale e dovrebbe stare in galera".
"Ora i compagni di Bruxelles stanno cercando di fare scudo alla loro compagna rossa ed è un male - ha proseguito il presidente ungherese -, non dovrebbero farlo, se tutti quanti a prescindere dalla nazionalità andassimo in un altro Paese europeo a commettere dei crimini dovremmo essere puniti".
Su X la risposta di Ilaria Salis: "Per l'ennesima volta, il ducetto magiaro dà prova di disconoscere i principi fondamentali di una vera democrazia. Non spetta al potere politico condannare un imputato — tantomeno un avversario — al carcere: questo può essere solo il compito di un giudice imparziale e indipendente, figura, in effetti, ben rara in una `democrazia illiberale´ ... Orban, più parli, più riveli la tua indole fascista", scrive.
"E ricordo a te e ai tuoi emuli che il popolo italiano il fascismo l'ha già ripudiato, una volta per tutte. Non permetteremo che riportiate indietro le lancette della storia: difenderemo le libertà e i diritti che abbiamo conquistato — e ne vogliamo conquistare ancora, e ancora, e ancora. P.S.: ma perché i cittadini europei devono continuare a finanziare il governo autocratico e oligarchico di questo signore?", ha concluso.









