Nuovo sviluppo nelle indagini sulla vasta piantagione di cannabis scoperta lo scorso settembre lungo le rive del lago Coghinas, a Oschiri. Nella mattinata di ieri, 29 ottobre, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di un uomo ritenuto coinvolto nella gestione del sito.

Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sassari, è scaturito dalle indagini relative ai reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.

La piantagione — composta da oltre 400 piante di cannabis alte fino a 1,70 metri — era stata individuata il 15 settembre lungo la riva nord del lago, nei pressi del ponte “Diana”, grazie a un’operazione congiunta dei militari di Oschiri e Ozieri, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna di Abbasanta.

Quella mattina all’alba, dopo giorni di appostamenti, i carabinieri avrebbero sorpreso tre uomini intenti a irrigare le piante e a controllare l’impianto di irrigazione, procedendo al loro arresto. Durante l’intervento erano stati sequestrati anche foto-trappole, cisterne, oltre un chilometro di tubazioni, attrezzature da lavoro e prodotti chimici per la coltivazione.

Le successive analisi disposte dalla Procura di Sassari e condotte dal RIS di Cagliari avrebbero accertato un contenuto medio di THC pari al 9%, con un prodotto netto stimato in oltre 40 chilogrammi, corrispondenti a circa 145.000 dosi e a un potenziale guadagno illecito di circa 380.000 euro.

Gli approfondimenti investigativi avrebbero infine consentito di individuare nel proprietario del terreno il presunto responsabile della coltivazione. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari e rimane a disposizione dell’Autorità giudiziaria.