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La scorsa notte a Bonnanaro, i Carabinieri delle Stazioni di Torralba e di Mores, supportati dai colleghi del Distaccamento NIPAAF di Alghero, hanno arrestato, in flagranza di reato, un uomo poiché ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, come riferito dagli stessi Carabinieri, l'uomo è stato fermato a Mores nella giornata di ieri 9 dicembre mentre i militari stavano eseguendo un ordinario controllo alla circolazione stradale ma, durante le prime fasi delle consuete verifiche, l'arrestato si è dato improvvisamente alla fuga a bordo della propria autovettura, riuscendo momentaneamente a far perdere le proprie tracce.
I Carabinieri delle Stazioni di Torralba e Mores hanno quindi avviato immediati accertamenti riuscendo in poco tempo a identificare compiutamente il fuggitivo.
I militari dell’Arma hanno pertanto organizzato un prolungato servizio di osservazione presso l’abitazione rurale di residenza del ricercato e, dopo diverse ore, i Carabinieri lo hanno individuato mentre faceva ritorno a casa, muovendosi a piedi tra la fitta vegetazione circostante.
Una volta bloccato, i militari operanti hanno effettuato un’accurata perquisizione della dimora rinvenendo circa 8,1 kg di marijuana, oltre a un bilancino di precisione e vario materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.
Inoltre, come fanno sapere sempre i Carabinieri, sono stati scovati diversi barattoli contenenti una sostanza liquida resinosa e alcolica, verosimilmente utilizzata per aumentare il principio attivo (THC) della marijuana attraverso un rudimentale processo di infusione.
Grazie al tempestivo intervento dei militari del Distaccamento NIPAAF di Alghero (SS), sono stati eseguiti i necessari accertamenti tecnici che hanno confermato la presenza, in parte della sostanza sequestrata, di un principio attivo superiore ai limiti consentiti dalla legge.
Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro mentre l’uomo, al termine delle attività di rito e su disposizione della Procura della Repubblica di Sassari che dirige e coordina le indagini, è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.








