Ultime battute a Tempio Pausania nel processo a carico di Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, accusati di violenza sessuale di gruppo. L’udienza si è aperta con le repliche di tre legali delle difese, prima che il collegio giudicante – presieduto da Marco Contu, con Marcella Pinna e Alessandro Cossu a latere – si ritirasse in camera di consiglio per emettere la sentenza.

Parlando con i giornalisti, l’avvocato Gennaro Velle, che insieme alla collega Antonella Cuccureddu difende Francesco Corsiglia, ha ribadito la richiesta di assoluzione piena: “Abbiamo portato all’attenzione del collegio tantissimi elementi per dimostrare l’innocenza del nostro assistito. In mancanza della certezza dell’innocenza soccorre comunque il ragionevole dubbio. La nostra richiesta è quella di assoluzione perché il fatto non sussiste: il rapporto che c’è stato era consenziente”.

A rafforzare la linea difensiva, l’avvocato Mariano Mameli, legale di Edoardo Capitta, che ha contestato la credibilità della persona offesa: “Il racconto della ragazza non sta in piedi da solo. Il mio assistito sta male, come chiunque in questi casi, e come la ragazza stessa. Ma di fronte a una vicenda in cui la gravità è misurata da una richiesta di nove anni di carcere per dei ragazzi di circa vent’anni, come potrebbe stare bene?”.

L'avvocata Giulia Bongiorno, che rappresenta la studentessa italo norvegese, aveva annunciato l'assenza della sua assistita: "La ragazza fisicamente non ci sarà, perché l'ho vivamente sconsigliata, ma è come se fosse qui", ha detto. "Cosa mi aspetto dalla sentenza? Voglio credere nella giustizia, voglio credere che quanto detto dalla mia assistita trovi riscontro nella sentenza", ha aggiunto la legale.