"Questo signore può essere espulso, può andare in galera, può risarcirmi. Mi possono coprire d'oro fino al tetto, non me ne frega niente. Io voglio la mia bambina. E quello non si può. Mi auguro almeno che quel poveretto abbia la coscienza di pentirsi. Non lo odio, tanto la mia vita è segnata".

E' un dolore lancinante quello di Eddy Cagliani, padre di Giorgia, la 21enne di Paderno d'Adda travolta a morte da un'auto insieme all'amica Milena Marangon mentre camminava lungo il ciglio della strada a Brivio (Lecco). L'uomo non si dà pace: "Non voglio nemmeno vedere dov'è successo. Io da quella strada non passo più", prosegue.

Le due si stavano incamminando verso la festa del paese: con loro una terza coetanea, scampata alla tragedia, trovata sotto shock dai primi soccorritori. La vettura - guidata da un 34enne di origini polacche - procedeva lungo la provinciale quando avrebbe investito da dietro le due giovani. Il conducente straniero è stato arrestato per omicidio stradale: è risultato positivo ai cannabinoidi e negativo all'alcol test.

Eddy, ancora, ricorda così la figlia: "Le piaceva stare in mezzo alla gente. Appassionata di tutto. Voleva andare in gita con mia moglie a Padova, vedere la Cappella degli Scrovegni e l'università per la specialistica. Parlava di Erasmus, di tante cose che non potrà più fare. Si era appena messa d'accordo per fare la tesi in Diritto internazionale sugli articoli 4 e 5 della Nato. Aveva vinto la borsa di studio per i buoni voti. Non ho fatto a tempo a comprarle le scarpe che voleva".