"La ragazza non è attendibile, per questo ribadiamo la richiesta di assoluzione per tutti gli imputati". È il messaggio con cui i difensori di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria si sono rivolti al collegio dei giudici del Tribunale di Tempio Pausania nell’ultima udienza del processo per il presunto stupro di gruppo avvenuto in Costa Smeralda nel luglio 2019.

L’avvocato Alessandro Vaccaro, che assiste Lauria, ha insistito: "Chiediamo l'assoluzione perché il fatto non sussiste e non costituisce reato. La persona offesa non è credibile, nega di aver interagito con i ragazzi in discoteca e nel patio della villetta. E lo conferma l’amico Alex Cerato che parla addirittura di un bacio tra la ragazza e Grillo al Billionaire". Per la difesa, le incongruenze del racconto dimostrerebbero la non attendibilità della giovane. "Ci vuole molto coraggio a condannare, ma sono certo che questo tribunale avrà il coraggio di assolvere", ha concluso.

Sulla stessa linea l’avvocata Antonella Cuccureddu, che difende Corsiglia insieme a Gennaro Velle: "La ragazza subiva una forte pressione morale e non è attendibile: non racconta ai carabinieri del bacio in discoteca né degli atteggiamenti affettuosi con Corsiglia. Le dichiarazioni dell’amica, invece, coincidono con quelle degli imputati".

Nella sua replica l’avvocato Mariano Mameli, difensore di Capitta, ha contestato la requisitoria del procuratore Gregorio Capasso, parlando di "fragilità dei suoi assunti". Concluse le arringhe, il collegio giudicante presieduto da Marco Contu si è ritirato in camera di consiglio. La sentenza è attesa in serata.