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Si è tenuta durante la mattinata di oggi, martedì 6 maggio, una nuova manifestazione di protesta di fronte all'ospedale Businco a Cagliari, con la partecipazione di associazioni e comitati che hanno espresso la necessità di maggiore attenzione verso il settore sanitario, in particolare riguardo all'oncologia. Il focus principale è stato posto sui lavori di ristrutturazione delle due sale operatorie e sul trasferimento dei pazienti.
"Purtroppo, siamo arrivati al 2025 con due Giunte che si sono succedute e le stesse dirigenze sanitarie e amministrative. Ora si insedia un commissario con ampi poteri - spiega il Coordinamento dei comitati sardi per la sanità - ci aspettiamo che dia le risposte alle proposte avanzate da vari comitati di cittadini. Ci aspettiamo anche che siano mantenute le promesse possibilità di realizzare subito dei moduli di sale operatorie davanti al Businco. Ci aspettiamo che il Commissario non presenti altre promesse, ma proposte operative concrete in merito alla sicurezza e assistenza dei pazienti Ovviamente non vogliamo neanche dimenticare la farsa di quanto accaduto diverse volte assumendo validi professionisti facendoli poi dimettere o ancora licenziandoli".
Partecipanti da tutta la Sardegna: "Giù le mani dall'Ogliastra" lo striscione più grande. Solidarietà nei confronti del chirurgo oncologico del Brotzu Massimiliano Tuveri. "C'era una volta un primario: lo rivogliamo", questo uno dei cartelli esposti dai manifestanti. "Un caso che rappresenta la punta di diamante - spiega all'ANSA Maria Grazia Caligaris, presidente di Socialismo, diritti e riforme- che riguarda la salute in Sardegna e in particolare il Businco. I cittadini e le cittadine oggi hanno manifestato con forza la richiesta di reintegro del dottor Tuveri riconoscendone le capacità e rappresentando una grande stima nei suoi confronti".