Cagliari è conosciuta come una grande meta turistica che porta un grande numero di persone a sceglierla per le proprie vacanze. Quello che in molti non sanno invece è che sotto il capoluogo sardo è presente un micromondo fatto di galleriecripte e catacombe.

La Cagliari sotterranea ha origine in epoca punica e romana (VII–VI secolo a.C.), scavati nella pietra calcarea non solo per ottenere materiali, ma anche per creare cisterne, ipogei funerari e luoghi di culto, trovarono il loro maggiore utilizzo durante la Seconda guerra mondiale quando furono utilizzati come luoghi sicuri dai bombardamenti e punti strategici per ospedali e magazzini. 

I principali siti si trovano sotto i quartieri di Stampace e Marina. La cripta di Santa Restituita è un ipogeo semi-naturale nato come cava in epoca romana e convertito a santuario Cristiano nel V secolo d.C. divenuto poi un rifugio per i cittadini cagliaritani durante la Seconda guerra mondiale.

Il carcere di Sant’Efisio, situato sotto l’omonima chiesa, scende oltre 9 metri sottoterra e secondo la leggenda questo sarebbe il luogo dove il martire è stato tenuto prigioniero e torturato tra il 286 e il 303 d.C. prima della sua esecuzione.

La cripta del santo sepolcro, anch’essa situata sotto l’omonima chiesa è stata scoperta negli anni Novanta, conserva ancora degli affreschi, in passato è stata utilizzata come luogo di sepoltura.

Adesso questi e molti altri siti scavati sotto la città sono diventati mete turistiche, grazie a visite guidate condotte da archeologi o speleologi è possibile visitare i tratti più suggestivi della Cagliari sotterranea.