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Non ce l’ha fatta Alessandro Bologna, il 60enne imprenditore, titolare di un B&B a Villa Cassano di Monterenzio (Bologna). L’uomo era stato ricoverato lo scorso 6 agosto in Rianimazione all’ospedale Maggiore di Bologna, dopo essere stato punto da un calabrone. Le sue condizioni erano apparse da subito gravissime a causa dello shock anafilattico.
A dare l’annuncio del decesso è stata un’amica di famiglia che in questi giorni aveva raccontato l’evolversi delle condizioni cliniche del 60enne: “Tutti abbiamo sperato in una storia a lieto fine. Chi ha avuto la fortuna di conoscere Alessandro conserverà sempre il suo ricordo affettuoso”, ha scritto sui social.
Dopo giorni di agonia, i medici avevano dichiarato la morte cerebrale, confermata poi dalla sospensione della ventilazione forzata. L’uomo gestiva la struttura ricettiva insieme alla compagna, che ha scelto di chiudere l’attività dopo la tragedia.
Come raccontato da Il Resto del Carlino, il 6 agosto scorso Bologna si trovava nel parcheggio della sua attività, quando è salito in auto ma, nascosto nell’abitacolo c’era un calabrone che ha punto il 60enne. L’uomo ha avuto subito una forte reazione allergica ed è crollato al suolo, privo di sensi e in arresto cardiaco. La prima ad accorrere, vedendo la scena alla finestra, è stata proprio la compagna che ha poi chiamato i soccorsi. L’uomo è stato rianimato a lungo ed elitrasportato al Maggiore dove è rimasto, in prognosi riservata ed in Rianimazione, per tutto questo tempo.
Il dramma di Monterenzio si inserisce in una giornata già segnata da un’altra morte per puntura di calabrone: a Ferragosto è deceduto Emidio Leonetti, professore 69enne, che avrebbe compiuto 70 anni il prossimo mercoledì. L’uomo era a cena con i familiari nell’abitazione di campagna quando un calabrone, forse richiamato dalla luce, ha punto il 69enne che ha avvertito dopo poco i sintomi di malessere legati allo shock anafilattico.