PHOTO
La Procura di Roma ha avviato un'indagine per presunta estorsione nei confronti di ignoti, in seguito alla denuncia presentata da Raoul Bova.
L'attore ha segnalato di aver ricevuto un messaggio anonimo contenente minacce riguardanti la possibile divulgazione di conversazioni private con Martina Ceretti, influencer e modella 23enne. Il messaggio, come informano i quotidiani, sarebbe stato ambiguo e suggeriva la possibilità di una richiesta economica a cui Bova ha scelto di non rispondere.
Il 21 luglio, le chat in questione sono state rese pubbliche da Fabrizio Corona nel podcast Falsissimo, mostrando al pubblico registrazioni audio e messaggi scambiati tra l'attore e la modella, tra cui frasi che sono diventate virali.
Le autorità hanno così confiscato i telefoni di Raoul, Ceretti, Corona e Federico Monzino, imprenditore e amico trentenne di Ceretti, al fine di esaminare i dispositivi e tracciare l'intera catena di diffusione dei contenuti. L'inchiesta, come riporta TgCom 24, si concentra non solo sul presunto tentativo di estorsione, ma anche sul possibile reato di ricettazione nel caso in cui il responsabile della diffusione del materiale fosse a conoscenza della sua provenienza illegale.
La situazione coinvolge inevitabilmente anche la sfera personale dell'attrice Rocío Muñoz Morales, compagna di Bova, il cui legale, David Leggi, avrebbe dichiarato che la coppia era "separata di fatto da molto tempo", mentre il legale di Rocío, Antonio Conte, ha fatto sapere che secondo la donna non vi era alcuna separazione, "La mia assistita è rimasta senza parole".
Come riporta il Messaggero, nelle storie Instagram di Falsissimo si legge: "L’audio e le chat di Raoul Bova mi sono stati consegnati volontariamente da Federico Monzino e Martina Ceretti, inviati direttamente sul mio cellulare dal loro computer. Non c’è stata alcuna acquisizione fraudolenta del materiale. E nel momento in cui una delle protagoniste dei questa vicenda dà il consenso, il problema diventa solo suo".
"Prendo le distanze dalla ricostruzione sui fatti accaduti nella vicenda "Raoul Bova/ Martina Ceretti - ha scritto invece nelle storie Instagrama Federico Monzino -. Prendo le distanze anche dalla sua accusa nei miei confronti di una presunta estorsione. Ci tengo anche a precisare che non sono indagato, ma semplicemente come Corona e Martina sono una persona informata sui fatti. Ho già informato i miei legali di quanto pubblicato dal medesimo e dai giornali.