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Massimiliano Mulas "vuole chiedere perdono ai genitori della ragazzina". Sono le parole del suo avvocato, Ignazio Ballai, che assiste il 45enne originario della Sardegna arrestato con l'accusa di aver violentato una bambina di 11 anni a Mestre. La notizia è stata riportata da Il Gazzettino e da Tg Com 24.
"Farà dichiarazioni spontanee davanti al giudice per spiegare cosa è successo nella sua testa, assumendosi comunque tutta responsabilità", ha dichiarato il legale, dopo aver incontrato il suo assistito in carcere a Gorizia. "Non dorme, non riesce a capacitarsi di quello che ha fatto", ha aggiunto l'avvocato.
Sempre secondo quanto riportato dal Gazzettino, l'avvocato di Mulas ha manifestato l'intenzione di richiedere l'ammissione al rito abbreviato. "Chiederemo una perizia psichiatrica. Dovrò recarmi all’ospedale di Perugia dove ci sono certificati che attesterebbero problemi di disturbo della personalità borderline", ha aggiunto Bellai.
I FATTI
Massimiliano Mulas, di origini sarde ma residente in provincia di Cuneo, lo scorso aprile avrebbe afferrato e immobilizzato una ragazzina di 11 anni appena uscita da scuola per poi allungare le mani su di lei.
Le grida della bambina sarebbero state udite da un passante che è intervenuto, costringendo il presunto aggressore a fuggire. Successivamente, i carabinieri sono riusciti a rintracciare l'uomo poche ore dopo l'episodio, mentre alcuni presenti avrebbero cercato di assistere l'11enne, cercando di rianimarla e di contattare la sua famiglia.