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Gérard Depardieu è stato dichiarato colpevole di violenza sessuale da un tribunale di Parigi, nella mattinata di oggi. La sentenza riguarda un episodio avvenuto nel 2021 sul set del film Les Volets Verts, durante il quale l'attore avrebbe aggredito sessualmente una scenografa di 54 anni, afferrandola per i fianchi e il petto e rivolgendole proposte oscene.
Depardieu, 76 anni, ha negato le accuse, ammettendo solo di aver afferrato la donna per evitare di cadere, ma senza intenzioni sessuali. Nonostante ciò, la corte ha ritenuto credibili le testimonianze delle vittime e ha stabilito la sua colpevolezza. La procura ha richiesto una pena di 18 mesi con la condizionale, una multa di 20.000 euro, l'obbligo di cure psicologiche e l'iscrizione nel registro degli autori di reati sessuali.
Questo processo rappresenta un momento significativo nel contesto del movimento #MeToo in Francia, evidenziando l'attenzione crescente verso gli abusi nel settore cinematografico. Depardieu è stato accusato da oltre 20 donne per comportamenti inappropriati tra il 2004 e il 2022, ma questo è il primo caso a giungere a una condanna. Un altro procedimento, riguardante un'accusa di stupro da parte dell'attrice Charlotte Arnould nel 2018, è ancora in corso.
La vicenda ha suscitato un ampio dibattito pubblico in Francia, dividendo l'opinione tra chi sostiene l'attore e chi lo condanna. Alcune figure di spicco del cinema francese, come Catherine Deneuve e Brigitte Bardot, hanno inizialmente difeso Depardieu, criticando il movimento #MeToo come eccessivamente puritano. Tuttavia, molti hanno successivamente ritirato il loro sostegno, alla luce delle prove emerse durante il processo.