A 92 anni si è spento Nicola Pietrangeli. Figura centrale della storia sportiva nazionale e primo tennista azzurro capace di imporsi in uno Slam, con i trionfi al Roland Garros del 1959 e del 1960, Pietrangeli ha aperto all’Italia le porte dell’élite del tennis internazionale, diventando per decenni l’emblema di un’epoca pionieristica.

La sua carriera, segnata da uno stile elegante e da un talento cristallino sulla terra battuta, lo ha reso uno dei più grandi interpreti europei del dopoguerra. Oltre ai successi parigini, vanno ricordate le due finali perse sempre al Roland Garros (1956 e 1964), i numerosi titoli internazionali e l’impegno con la maglia azzurra: Pietrangeli è stato recordman di presenze in Coppa Davis e protagonista della storica conquista della competizione nel 1976 da capitano non giocatore.

Per quasi 65 anni è rimasto il tennista italiano più vincente negli Slam, un primato che si pensava intoccabile e che è stato superato solo il 26 gennaio scorso da Jannik Sinner, arrivato a quota tre Major (poi quattro).

Il sorpasso non ne ha però scalfito l’eredità: Pietrangeli ha inciso per sempre il suo nome nella storia dello sport italiano, un campione capace di aprire una strada che oggi altri percorrono grazie anche al solco da lui tracciato.