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Un brano nato in Sardegna vince la 68^ edizione dello Zecchino d'Oro. È il sacerdote don Francesco Marruncheddu, infatti, l'autore del testo di "Ci pensa il vento", interpretato da Emma Dakoli, 9 anni, di Monza, che ha trionfato nell'edizione 2025 della kermesse canora dedicata ai più piccoli, condotta da Carlo Conti e trasmessa da Rai Uno.
Il sacerdote è parroco della chiesa di San Giovanni Bosco a Sassari. Il testo è stato musicato da Lodovico Saccol. Al quarto posto si è classificata con "Disco" Ambra Cau, la bimba di 5 anni originaria di Capoterra che aveva incantato tutti con la sua voce.
Ad accompagnare le esibizioni, come da tradizione, il Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Margherita Gamberini.
Al secondo posto "Tu puoi essere", interpretata da Laura Palumbo, 10 anni di Sorrento. Sul terzo gradino del podio "Boomer Boom Boom" cantata da Ana Estela Godoy Duarte Marconato, 9 anni di Nerviano (Milano). Alle spalle di Ambra Cau chiude la top 5 "Uffa le tabelline" con Alyssa Ciliberti, 8 anni, di Lucca.
"Da grande vorrei fare: la cantante, la pittrice, la stilista di moda – racconta Emma, la vincitrice –. Il momento più bello della giornata? Divertirmi con mia sorella e le mie amiche nel doposcuola. Cantanti preferiti? Sono tanti come Giorgia, Annalisa e molti altri ancora. I personaggi? Lady Bug e le Winx. Adoro mangiare la pizza e le lasagne”.
CI PENSA IL VENTO
Il testo della canzone "Ci pensa il vento" racconta il vento come un compagno invisibile per l'uomo: asciuga i panni, sfoglia i libri, trasporta i pollini e le note delle canzoni, muove le onde e scaccia le nuvole più grigie.
Il brano alterna immagini quotidiane e infantili a riflessioni più profonde. Il vento diventa simbolo di pace che "soffia oltre i confini" quando arriva la stagione della guerra..
Testo completo
Arrivano giorni in autunno, in inverno
che il mondo ritorna a giocare un eterno
antichissimo gioco, il più vecchio che esista.
A dirlo così, forse un poco rattrista.
Infatti, improvvisa, una giornata di vento
La guardo dai vetri e non sono contento
Non si va più al mare e non posso nuotare
L’estate è lontana, posso solo sognare.
Ma ecco la voce di nonna: "Lo sai? Che il vento fa poi tante cose per noi?"
Ci pensa il vento ad asciugare i panni stesi al sole
A sfogliare le pagine di un vecchio libro,
trasportare le note di questa canzone.
Ci pensa il vento a trasportare i pollini di un fiore
Sollevare le onde nel grande mare
e le nubi più grigie fa sempre scappare.
Ci pensa il vento ad asciugare i panni stesi al sole
A sfogliare le pagine di un vecchio libro,
trasportare le note di questa canzone.
Ci pensa il vento a trasportare i pollini di un fiore
Sollevare le onde nel grande mare
e le nubi più grigie fa sempre scappare.
Da dove lui arriva tu forse non sai
e non gli puoi chiedere "ma dove vai?"
Lo senti che gira sempre intorno a te,
ma non puoi vederlo con gli occhi perché:
Il vento non ha né forma né colore.
Tu fermati e ascolta, lo potrai trovare.
Nei momenti di gioia, con te canterà,
e se piangi le lacrime cancellerà.
E se faremo la Pace lo capirà,
Lo capirà
attraverso i confini la soffierà.
La soffierà
E bandiere di cento colori
in un cielo azzurro cullerà.
Ci pensa il vento ad asciugare i panni stesi al sole
A sfogliare le pagine di un vecchio libro,
trasportare le note di questa canzone.
Ci pensa il vento a trasportare i pollini di un fiore
Sollevare le onde nel grande mare
e le nubi più grigie fa sempre scappare… scappare…

