PHOTO
Un addio annunciato, “lungamente preparato e concordato”. Così la presidente della Regione, Alessandra Todde, definisce le dimissioni dell’assessore all’Agricoltura, Gianfranco Satta, ufficializzate poco prima dell’intervento della governatrice durante un evento organizzato dall’associazione Sardegna verso l’Unesco.
"Ne stiamo discutendo da molte settimane - ha precisato Todde - era evidente che lui, nonostante l'ottimo lavoro fatto, e lo ringrazio, è comunque rappresentante di un contesto politico che l'ha espresso e il fatto che ci fosse a distanza e addirittura anche dissidi all'interno di questo contesto politico era una cosa nota". Ora l'assessore "siederà in Consiglio e supporterà questa maggioranza e quindi sono convinta del fatto che il suo lavoro certamente non termina nell'assessorato", ha voluto rimarcare ringraziando Satta per il lavoro fatto in 18 mesi di governo in cui "si è lavorato per dare risposte agli agricoltori".
Al posto di Gianfranco Satta, che tornerà a occupare i banchi della maggioranza in Consiglio regionale nel gruppo Misto ("lascerò i Progressisti", ha comunicato), arriverà l'attuale capo del partito in Aula, Francesco Agus.
Satta durante la sua conferenza stampa ha chiarito la sua posizione politica e il rapporto col partito: "Il mio percorso è stato sempre lineare, ho fatto 30 anni in politica, sono al secondo mandato da consigliere regionale e avevo molte aspettative su un partito che avesse un collegamento nazionale, come è avvenuto per l'elezione di Francesca Ghirra", ha spiegato Satta. Ma "i Progressisti non sono una forza rappresentativa a livello nazionale". Satta puntualizza di essere stato "per metà azionista del partito, da solo ho preso più voti di tutti i candidati che ci sono presentati a Nuoro".
Per la giunta nessuna ripercussione, precisa la governatrice: "Le attività verranno portate avanti, noi stiamo governando per i sardi, non per le appartenenze politiche, la cosa importante è fare in modo che ci possa essere continuità di risposte al mondo agricolo e agropastorale".










