Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale la mozione n. 32, che chiede l’attivazione del Registro Tumori della Regione Sardegna. Il testo, presentato dai consiglieri di maggioranza Giuseppe Frau, Sebastiano Cocco e Valdo Di Nolfo (Uniti per Alessandra Todde), è stato condiviso da tutte le forze politiche presenti in Aula.

“Siamo molto soddisfatti del voto unanime – hanno dichiarato i promotori – e ringraziamo i colleghi intervenuti nel dibattito e l’assessore Bartolazzi per l’impegno assunto. Il Registro Tumori rappresenta uno strumento indispensabile per conoscere l’incidenza, la tipologia e la distribuzione dei tumori sul territorio, nonché per individuare eventuali correlazioni con fattori ambientali e genetici. È uno strumento essenziale per la sanità pubblica, in particolare per le politiche di prevenzione e screening”.

Nel corso della discussione in Aula, l’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi ha confermato il sostegno all’iniziativa, spiegando le ragioni che finora hanno rallentato l’attivazione del Registro. “Le difficoltà risalgono a oltre un decennio fa e sono legate a una condizione generale di arretratezza del sistema – ha affermato –. Per superarle, è necessario un piano di interventi strutturali, da avviare con il supporto di Ares”.

L’assessore ha illustrato le criticità finora riscontrate, tra cui la raccolta dati non omogenea e l’assenza di una rete informatica integrata tra le Anatomie patologiche regionali. In particolare, ha evidenziato la mancata adozione uniforme dei codici SNOMED, fondamentali per classificare correttamente le neoplasie sulla base dell’organo di origine. “Senza questa base condivisa, non è possibile istituire un Registro operativo ed efficace”, ha precisato.

Il percorso individuato prevede due fasi principali: da un lato, il recupero retrospettivo dei dati a partire dal 2015, attraverso l’incrocio tra registro di mortalità, codici di esenzione e schede di dimissione ospedaliera; dall’altro, l’informatizzazione delle Anatomie patologiche, affinché possano dialogare in rete con un linguaggio condiviso.

“Il Registro potrà così essere aggiornato in tempo reale e diventare uno strumento utile anche per gli studi epidemiologici su base territoriale – ha aggiunto Bartolazzi –. Il processo richiederà tempo, ma produrrà effetti concreti e duraturi”.

L’iter proseguirà sotto il coordinamento dell’assessorato e con il coinvolgimento diretto di Ares, con l’obiettivo di costruire una rete strutturata e funzionale. I consiglieri firmatari hanno ribadito la volontà di seguire con attenzione i prossimi passaggi per garantire il rispetto delle tempistiche indicate.