“Far slittare alla primavera le elezioni regionali previste per l’autunno è un tema che “ogni tanto spunta, come il terzo mandato”. A dirlo è il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, interpellato a margine della Conferenza delle Regioni, dove tra i punti all’ordine del giorno figura anche una richiesta della Campania di valutare le “problematiche” legate alle scadenze elettorali e all’attuazione del Pnrr.

Secondo Calderoli, il voto in autunno comporta per le Regioni non pochi disagi dal punto di vista amministrativo. “Dopo l’insediamento, la costruzione della Giunta e la ripartenza – spiega – ci si ritrova a dover affrontare la questione del bilancio, spesso con uno strumento provvisorio da approvare entro il 30 marzo. È un fattore che dovrebbe far riflettere”.

Il ministro ricorda che la scelta di spostare la tornata elettorale regionale in autunno fu presa per ragioni eccezionali legate alla pandemia. Ma, avverte, “se non si procederà prima o poi a riallineare le elezioni regionali con quelle amministrative, questo problema si ripresenterà ogni cinque anni”.

Alla domanda se sia possibile fin da ora prevedere un rinvio alla primavera del 2026 per le regionali previste in autunno, Calderoli risponde con cautela: “Oggi c’è una richiesta e una discussione in Conferenza. Vediamo come andrà: c’è chi è favorevole e chi è contrario”.