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Il morbillo, malattia infettiva altamente contagiosa, sta tornando a preoccupare a livello globale. In particolare, come riportato da Leggo.it, la situazione negli Stati Uniti è allarmante, visto che il virus era stato dichiarato eradicato nel 2000.
Nel 2025, gli Stati Uniti stanno affrontando un aumento significativo dei casi di morbillo, il più alto degli ultimi decenni. Questo fenomeno non riguarda solo l'America, ma interessa anche l'Europa e l'Italia, con un rapido aumento dei dati che alimenta il timore di nuovi focolai.
Secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), dall'inizio dell'anno sono stati segnalati 1.288 casi di morbillo negli Stati Uniti. Di questi, 162 casi hanno richiesto il ricovero in ospedale e si sono verificati tre decessi.
Il dato più preoccupante riguarda la diminuzione della copertura vaccinale in più di 30 Stati americani. Secondo uno studio pubblicato su JAMA, una riduzione del 10% della copertura vaccinale potrebbe portare a oltre 11 milioni di casi di morbillo nei prossimi 25 anni. Se tale calo dovesse raggiungere il 50%, si potrebbero verificare 51 milioni di casi di morbillo, quasi 10 milioni di rosolia e oltre 4 milioni di poliomielite, con numerosi ricoveri, decessi e gravi complicanze neurologiche.
Anche in Europa si osserva un aumento dei casi di morbillo. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'Unicef, nel 2024 sono stati segnalati 127.350 casi di morbillo, il doppio rispetto al 2023 e il numero più alto dal 1997. Questi dati indicano che il virus sta sfruttando qualsiasi diminuzione della sorveglianza sanitaria per diffondersi nuovamente.
In Italia, secondo l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e quanto riportato da La Stampa, i casi di morbillo sono aumentati a maggio, con 65 casi rispetto ai 37 di aprile. Il totale dei casi dall'inizio dell'anno è di 334, con una previsione di superare i mille entro la fine del 2025. È preoccupante notare che quasi il 90% delle persone colpite non era vaccinato.
Il morbillo colpisce principalmente i bambini piccoli, con la fascia sotto i 5 anni che è la più vulnerabile alle complicanze come encefaliti, polmoniti e danni neurologici permanenti. È quindi essenziale monitorare attentamente la copertura vaccinale.
Attualmente, in Italia, come informa Leggo.it, la percentuale di bambini vaccinati contro il morbillo è del 94,64% per i nati nel 2021, appena sotto il target minimo del 95% raccomandato dall'OMS per garantire l'immunità di gregge. Tuttavia, ci sono disparità significative tra le regioni, con Bolzano all'83,8% e la Toscana al 97,3%.
Uno studio recente condotto dal Burnet Institute e pubblicato sul British Medical Journal Global Health ha dimostrato che le campagne di vaccinazione hanno salvato milioni di vite nei Paesi a basso reddito, prevenendo fino al 60% dei decessi da malattie infettive come morbillo, colera ed Ebola. Gli effetti positivi delle vaccinazioni si ripercuotono anche sul piano economico, con stime che indicano benefici economici superiori a 32 miliardi di dollari tra il 2000 e il 2023 derivanti dalla risposta vaccinale.
"Quando la copertura vaccinale scende sotto il 95%, e non si effettua il richiamo previsto, aumentano i rischi di epidemie anche nei Paesi sviluppati", lancia l'allarme, come riporta leggo.it, Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive.