"La Neurochirurgia dell’Ospedale Santissima Annunziata di Sassari è ridotta all’osso e rischia concretamente la chiusura -. Sono le parole di Michele Pais, ex presidente del Consiglio regionale e attuale esponente della Lega, che torna a parlare della Neurochirurgia del Santissima Annunziata -. Quello che fino a poco tempo fa era un reparto d’eccellenza, un presidio salvavita per tutto il nord Sardegna, oggi è allo stremo".

"Degli otto neurochirurghi in servizio fino allo scorso anno – spiega Pais – oggi, oltre il Direttore, oggi sono rimasti in turno soltanto due medici strutturati e uno specializzando, non abilitato evidentemente per molte attività. Pare addirittura che sarebbe in arrivo un medico neo-laureato straniero non specializzato che, se confermato, non si capisce con quale utilità. La pezza peggiore del danno".

"Una condizione gravissima - prosegue Pais - che viene tamponata unicamente grazie all’abnegazione di pochi professionisti che, pur esausti, continuano a garantire gli interventi e a prendere in carico i ricoveri da tutto il territorio del nord Sardegna".

Secondo il leader della lega Sardegna, la situazione è estrema per la fuoriuscita di un ulteriore chirurgo: "I medici sono costretti a turni massacranti, con l’utilizzo continuativo delle reperibilità notturne, anche per consulenze internistiche non propriamente chirurgiche, che si trasformano, di fatto, in doppi turni, dato che proseguono anche il giorno successivo – denuncia Pais –. A tutto questo si aggiunge una sostituzione sporadica da parte di alcuni chirurghi provenienti dal Brotzu, alcuni dei quali perfino esentati dalla sala operatoria".

Nonostante il contesto, il reparto ha però continuato a operare con dedizione e spirito di servizio: "Una prova di grande responsabilità da parte di medici ormai allo stremo, che però non possono reggere ancora a lungo. La realtà è che si lavora ben oltre la capienza prevista: su 16 posti letto accreditati – che già con l’attuale personale sarebbero difficili da gestire – si arriva anche al doppio dei ricoveri. Questo significa che l’assistenza non è più adeguata, con gravi rischi per i pazienti, ma anche per la salute e la sicurezza degli stessi operatori sanitari".

Pais punta il dito contro la Giunta Todde: "Dalla Regione nessun segno di vita, nessun intervento, nessuna soluzione. E quello che lascia ancor più sbigottiti è il silenzio assordante di chi, fino all’anno scorso, sbraitava contro tutto e tutti, mentre oggi è sparito dai radar, incapace persino di esprimere una parola su quanto sta accadendo".

"La Neurochirurgia di Sassari – conclude Pais – non può essere lasciata morire nel silenzio delle istituzioni. Serve un intervento urgente, servono risorse e assunzioni immediate. In gioco non c’è solo la dignità di un reparto, ma la vita dei cittadini e la tenuta dell’intero sistema sanitario del nord Sardegna".