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Dopo l'avvio del 5 maggio scorso, oggi mercoledì 7 maggio, è ripreso il percorso educativo presso la biblioteca comunale di Gonnosfanadiga, progettato dall'Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Cagliari per un gruppo di ragazzi soggetti a misure alternative dal Tribunale per i Minorenni.
Il programma, che si concluderà il 9 maggio, si concentra su tre temi principali: cittadinanza digitale, consumo di alcol e droghe, prevenzione della violenza di genere, affrontati con un approccio pratico e dialogico grazie alla collaborazione tra professionisti civili come pedagogisti e funzionari dei servizi sociali e membri dell'Arma dei Carabinieri.
Durante le sessioni, i Carabinieri analizzano le conseguenze legali e sanitarie legate all'uso di sostanze e alla violenza di genere, fornendo esempi tratti dalla loro esperienza sul campo e mettendo in luce i rischi della vita digitale, sensibilizzando i partecipanti sull'importanza di un utilizzo responsabile dei social media. Per molti giovani coinvolti, segnalati in precedenza dai Carabinieri che ora fungono da docenti, queste riunioni rappresentano una fase chiave del processo riabilitativo: il successo delle attività educative e di supporto è cruciale per sospendere le procedure giudiziarie.
Portare questo dialogo fuori dall'ambito giudiziario e in una location neutrale come la biblioteca ha favorito un confronto più diretto, permettendo ai ragazzi di confrontarsi con situazioni reali e porre domande apertamente sia agli esperti che ai militari che li assistono in questa fase delicata. L'Arma dei Carabinieri conferma il suo impegno a collaborare con le istituzioni in progetti che promuovono la legalità, ritenendo che la prevenzione includa percorsi di responsabilizzazione e che il coinvolgimento dei militari non solo in azioni repressive ma anche formative contribuisca a rafforzare la fiducia dei giovani nelle regole e nelle opportunità offerte da una cittadinanza consapevole e attiva.