Maxi sequestro di oltre 390 chili di prodotti ittici privi di tracciabilità a Olbia, durante un’operazione congiunta della Polizia Stradale, della Guardia Costiera – Direzione Marittima di Olbia e del Servizio Igiene degli Alimenti dell’ASL.

L’intervento è scattato nella prima mattinata del 23 ottobre, quando gli agenti hanno fermato nei pressi del porto un autocarro isotermico proveniente dalla Penisola e diretto a una ditta locale.

Nel corso del controllo, all’interno del mezzo sono stati rinvenuti circa 40 chili di ostriche privi della necessaria documentazione di tracciabilità. Le verifiche successive presso la sede della ditta destinataria hanno portato alla scoperta di altri 354 chili di pesce e frutti di mare – tra tonno albacora, salmone, polpo, sgombro, branzino, orata, seppia e persico africano – anch’essi senza certificazione.

L’intero quantitativo, 394,77 chili di prodotto ittico, è stato sequestrato e affidato in custodia a strutture individuate dall’Autorità marittima e sanitaria. Alla ditta sono state elevate sanzioni amministrative per 3.000 euro e disposta la confisca del prodotto in violazione del D.Lgs. 4/2012.

Come si legge in una nota, "l’attività si inserisce nell’ambito dei controlli congiunti tra Polizia Stradale e Guardia Costiera volti a garantire la sicurezza alimentare, la tutela del consumatore e il rispetto delle normative sulla filiera ittica, con particolare riferimento alla rintracciabilità dei prodotti destinati al mercato".