Il Tribunale vaticano ha condannato a tre anni e sei mesi di reclusione Nicola Gianpaolo, ex postulatore di cause, riconosciuto colpevole di calunnia nei confronti del cardinale Angelo Becciu. Oltre alla pena detentiva, è stata disposta per lui l’interdizione dai pubblici uffici per lo stesso periodo e il risarcimento di 15mila euro in favore del porporato.

Soddisfazione è stata espressa dai legali di Becciu, Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, che hanno commentato la decisione sottolineandone la portata: “È stata accolta la nostra tesi sulla configurazione del reato, peraltro correttamente sostenuta dal Promotore di Giustizia. Riteniamo che questa sentenza del Tribunale vaticano sia importante perché attesta che il cardinale Angelo Becciu è stato ingiustamente e falsamente accusato di gravi condotte mai assunte, con conseguente rilevante danno reputazionale”.

La sentenza, arrivata al termine del processo per calunnia, riconosce dunque l’infondatezza delle accuse rivolte al cardinale, che si era costituito parte civile nel procedimento, ribadendo la sua estraneità ai fatti contestati.