Un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto che avrebbe cercato di strangolarlo prima di rivolgersi violentemente verso altri agenti nel carcere di Uta. L'episodio è stato riportato dal sindacato di polizia Sappe, che ha denunciato quanto avvenuto nella struttura penitenziaria.

"L'autore - spiega Luca Fais, segretario per la Sardegna del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria - è lo stesso detenuto che il mese scorso aveva compiuto un medesimo atto criminale, provocando danni fisici ad alcuni poliziotti che, per questo, a oggi, e dopo interventi chirurgici, non hanno fatto rientro in servizio".

"Già nei giorni scorsi - prosegue Fais - il detenuto in questione tentava di aggredire l'Ispettore di reparto durante le operazioni di perquisizione, blindandosi poi all'interno della propria cella e impedendo l'ingresso dei poliziotti. Allo stesso tempo, minacciava reiteratamente il personale di Polizia intervenuto a liberare l'ingresso della cella, cercando dapprima di strangolare un poliziotto e negli attimi successivi, una volta giunti gli altri Agenti di rinforzo, scagliandovisi con violenza e causando la sospetta frattura di costole nei confronti di un collega, poi ricorso alle cure del Pronto soccorso cittadino".

Il sindacalista rimarca che "ancora una volta, tutte queste aggressioni a opera della stessa persona pluri recidiva non possono più essere tollerate. "Chi aggredisce un poliziotto, un appartenente alle Forze dell'Ordine, aggredisce lo Stato", denuncia Donato Capece, segretario generale del Sappe.