Si attende un fine settimana di intensa attività sotto lo slogan "Blocchiamo tutto". La giornata di domani, venerdì 3 ottobre, vedrà lo sciopero generale, mentre per sabato pomeriggio è previsto il corteo nazionale per Gaza a Roma. La giornata di oggi è stata segnata da proteste in tutta Italia, con occupazioni universitarie, interruzioni delle lezioni, blocchi delle linee ferroviarie e persino uno scontro in un liceo romano tra studenti pro-Palestina e membri della comunità ebraica.

L'intercettazione della Global Sumud Flotilla da parte delle forze armate israeliane ha infiammato le piazze e sta mettendo alla prova il dispositivo di sicurezza messo in atto dal Viminale, che ha stretto le regole per permessi e licenze delle forze dell'ordine per garantire una presenza massiccia di agenti per le strade in questa settimana critica. Dopo l'attacco a una sinagoga a Manchester, vi è grande preoccupazione per i circa 200 obiettivi sensibili israeliani sul territorio, protetti da pesanti misure di sicurezza, come il quartiere ebraico di Roma.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha mandato un messaggio ai manifestanti: "davvero qualcuno crede che il blocco di una stazione, di un aeroporto, di un'autostrada o la distruzione di un negozio, in Italia, porterà sollievo al popolo palestinese? O potrà cambiare le scelte del Governo di un'altra nazione? Non è così. Bruciare tutto, fermare tutto, spaventare tutti, non serve a nessuno e fa e farà solo del male a tutti gli italiani".

Si sta verificando lo scenario preventivato nel corso della riunione di martedì scorso al Viminale tra il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi e i prefetti e questori delle grandi città: dilagano iniziative estemporanee e non preannunciate, le più complicate da fronteggiare. "Ma ci siamo organizzati - fa sapere Piantedosi - e già da oggi siamo stati molto impegnati. Abbiamo assistito alle solite scene di queste manifestazioni che talvolta hanno anche delle derive non sempre plausibili, ma io confido che ci sia la ragionevolezza della maggior parte dei manifestanti da una parte e la professionalità ormai consolidata delle nostre forze di polizia".

Per la ministra dell'Università Anna Maria Bernini "le manifestazioni sono legittime, la violenza è inaccettabile. Così come lo è lo slogan 'Blocchiamo tutto'. Parole forti, ma vuote. Non hanno fermato, per esempio, l'arrivo di 39 studenti palestinesi. E mi chiedo se si vogliano bloccare gli arrivi dalla Striscia di Gaza su cui stiamo lavorando".

La tensione è alta proprio nelle università. A Roma, un corteo promosso dai collettivi studenteschi ha sfilato dalla Sapienza al Colosseo. A Milano è stata occupata l'università Statale, a Lecce quella del Salento, negli atenei di Bologna e Pisa sono stati bloccati i Rettorati. A Padova e Venezia le lezioni sono state interrotte. Sempre nella Capitale tensione al liceo artistico Caravillani, che ha l'ingresso condiviso con un tempio ebraico. Tre studenti con il megafono hanno intonato slogan per la Palestina e alcune persone che si trovavano nel tempio sono uscite. Ne è nata un'accesa discussione culminata con spintoni. Decine gli identificati, di entrambi i gruppi.

Problemi anche nei trasporti. A Trieste manifestanti hanno tentato di entrare nella stazione ferroviaria, hanno spaccato alcuni vetri ma sono stati respinti dalle forze dell'ordine. Lanciati oggetti e bottiglie contro gli agenti, un poliziotto è caduto e si è ferito leggermente a una mano, con frammenti di vetro. A Firenze occupati i binari della stazione di Santa Maria Novella. Circolazione ferroviaria sospesa in serata sulla linea Genova-Roma in prossimità di Livorno e Viareggio per la presenza di manifestanti sui binari. A Napoli i pro-Pal hanno cercato di forzare il blocco all'ingresso del porto. A Torino manifestanti in mattinata hanno bloccato la Tangenziale sud; all'aeroporto interrotti per venti minuti i voli dopo che una cinquantina di attivisti sono entrati nel perimetro dello scalo. A Bologna scontri tra studenti e carabinieri davanti alla stazione.

Solo un antipasto di quello che potrebbe accadere domani con lo sciopero generale proclamato dai sindacati e mobilitazioni annunciate ovunque. E attenzione massima a sabato, quando a Roma, da Porta San Paolo a Piazza San Giovanni, sfileranno migliaia di persone nel corteo nazionale per Gaza. Visto l'alto numero di partecipanti - ventimila annunciati ma si ritiene saranno di più - è alto il rischio di scontri innescati da gruppi violenti. "Nelle manifestazioni - ha messo in guardia Piantedosi - la galassia resta molto variegata e la storia ci insegna che ci possono essere rischi di infiltrazione". 

SCIOPERO CTM

La O.S. FILT/CGIL e l’O.S.USB LP hanno proclamato separatamente per il giorno venerdì 3 ottobre uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private di 24 ore.

La riunione odierna della Commissione di garanzia sugli scioperi ha concluso che lo sciopero in questione è stato giudicato illegittimo poiché non è stato rispettato l'obbligo legale di preavviso stabilito dalla Legge 146/90.

Nella sua decisione, il Garante ha respinto l'argomentazione dei sindacati che hanno proclamato lo sciopero facendo riferimento all'art. 2, comma 7, il quale autorizza scioperi senza preavviso solo "nei casi di astensione dal lavoro per difendere l'ordine costituzionale o protestare contro eventi gravi che minacciano l'incolumità e la sicurezza dei lavoratori".

Nonostante la pronuncia di illegittimità da parte della Commissione di Garanzia, si avverte il pubblico che potrebbero verificarsi disagi e interruzioni nei servizi per quanto riguarda le linee CTM. Tuttavia, sarà garantita la continuità del servizio CTM durante le seguenti fasce orarie: - Dalle ore 07:30 alle ore 09:30 - Dalle ore 12:45 alle ore 14:45 - Dalle ore 18:30 alle ore 20:30.