"Situazione fuori controllo al carcere di Uta, dove serve un provvedimento straordinario". Sono le parole di Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna, la quale evidenzia che nel penitenziario "manca tutto, a partire dall'area sanitaria non più in grado di garantire le cure a tutta l'utenza ristretta, fino alla carenza di personale di polizia penitenziaria. A fronte di 685 detenuti presenti prestano servizio 314 agenti effettivi a fronte di 394 previsti per legge".

"In termini pratici queste carenze - prosegue Irene Testa - si traducono in ritardi nelle istanze, nelle richieste dei colloqui con i familiari, nello svincolo di denari dai conti correnti. E fatto ancor più grave, vista la popolazione prevalentemente malata e fragile ospitata a Uta, e l'oggettiva impossibilità di garantire la sorveglianza a vista per i detenuti a elevato rischio suicidario".

"In tutto questo il personale in servizio è stanco e stremato. Sono costretti a fare doppi turni per coprire le carenze. Serve un provvedimento straordinario - ribadisce la garante dei detenuti -. Se il dipartimento di amministrazione penitenziaria non riesce a intervenire mi rivolgo alla procura della Repubblica per chiedere un provvedimento urgente", conclude Irene Testa.