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Cinquantotto siti da visitare, con diverse novità; oltre 5000 volontari, studentesse e studenti delle scuole di ogni ordine e grado e dell'Università, a fare da guida; itinerari nei diversi quartieri della città, dal centro storico a Sant'Elia e Pirri; concerti e spettacoli; giochi e attività per le famiglie; artiste e artisti che aprono i propri studi e laboratori; inclusività e condivisione: in due parole, Monumenti Aperti.
Arrivata alla 29esima edizione, la manifestazione vede il suo appuntamento cagliaritano – “La città dove tutto è nato”, ricorda Massimiliano Messina, presidente di Imago Mundi, durante la conferenza stampa di presentazione – in programma sabato 17 e domenica 18 maggio: due giorni ormai entrati nella tradizione e nelle abitudini più attese dalle cittadine e dai cittadini ma anche tra le iniziative più seguite e partecipate dai turisti presenti in città.
“Dove tutto è possibile” è il titolo dell'edizione 2025: “Un invito a lasciarsi sorprendere”, spiega Messina, “a guardare con occhi nuovi la nostra straordinaria eredità culturale, a creare connessioni tra passato e futuro. Per Cagliari, dove tutto è nato, sarà ancor più una festa di comunità, un rito corale da celebrare in compagnia di città come Roma, Venezia, Trieste, Mantova, Torino, Perugia, Chieti, Cosenza, Palermo, Siracusa, solo per fare alcuni esempi, insieme a Ferrara e Bitonto, ormai da anni due capisaldi del nostro progetto”.
La grande novità del 2025 è, infatti, la dimensione nazionale che ha assunto la manifestazione: grazie a un bando del Ministero del Lavoro sono 87 i Comuni in 19 regioni italiane che parteciperanno, sino a novembre, all'iniziativa, con oltre 800 monumenti aperti in tutta Italia: “È un onore che tutto sia partito da Cagliari”, sottolinea l'assessora alla cultura, spettacolo e turismo Maria Francesca Chiappe, “ed è un motivo di gioia particolare sapere che, dopo la partecipazione di numerosi altri comuni sardi, Monumenti Aperti abbia assunto una dimensione nazionale”.
Saranno 58 i monumenti visitabili e, per districarsi meglio nella scelta, sono 6 le aree geografiche cittadine a tema proposte: “Della rocca e dei suoi secoli” è il tema scelto per Castello, “Di approdi, genti e passaggi” per Marina e via Roma, mentre “Di santi e di grotte” è il tema scelto per Stampace. Il quartiere di Villanova e l’area di Bonaria sono raccolti sotto il titolo “Di pietre, orti e antichi giardini”, mentre “Di gemme fuori dal centro” raccoglie le zone di Su Baroni, Sant’Avendrace, Monte Urpinu e del litorale. Un focus particolare è infine dedicato alla Municipalità di Pirri nella sezione intitolata “Dell’antica villa contadina”.
Diverse le novità. Sono cinque i nuovi siti che, per la prima volta, entrano a far parte della rete di Cagliari. Tra questi la scuola all’aperto “Attilio Mereu”, primo edificio progettato dall’architetto Ubaldo Badas, il nuovo allestimento delle Collezioni Archeologiche dell’Università di Cagliari, due importanti presìdi del territorio di Pirri (il palazzo della Municipalità, ex scuola elementare oggi sede istituzionale e la scuola di via Toti, cuore del Patto educativo di comunità, luogo simbolo di partecipazione e innovazione didattica) e l’organo restaurato della chiesa di Sant’Antonio Abate, riscoperto e restituito alla città grazie a un accurato intervento di tutela e valorizzazione.
Tra i ritorni dell’edizione 2025 di Monumenti Aperti si segnalano alcune riaperture di grande rilievo storico e simbolico. Dopo anni di assenza, sarà nuovamente visitabile l’Area Archeologica del Parco di Bonaria, uno dei siti più importanti per comprendere la storia funeraria della Cagliari romana. Porte riaperte anche nelle suggestive chiesa di Sant’Agostino, dei Santi Lorenzo e Pancrazio e di San Vincenzo de’ Paoli, alla Legioe dei Carabinieri e alla Scala di Ferro.
Con “Monumenti Aperti a tutti” la manifestazione conferma il suo impegno per l'inclusione con le sezioni “Cultura senza Barriere” e “Mediazione Culturale”, attive rispettivamente dal 2003 e dal 2009, per favorire l’accesso ai monumenti a persone con disabilità e di diversa provenienza culturale. In collaborazione con associazioni ed enti, sono previste visite guidate accessibili in LIS e italiano in diversi luoghi, tra cui la Cripta dei SS Martiri, la Chiesa di San Michele, il MUACC, il Parco di Molentargius e Palazzo Regio. Il Parco Archeologico di Tuvixeddu ospiterà visite in sei lingue rivolte ai visitatori stranieri. Inoltre, l'azienda di trasporto pubblico locale CTM, partner storico, attiverà su prenotazioneil servizio Amico Bus per facilitare i trasporti verso i monumenti.
Numerose poi le iniziative collegate alla manifestazione e diffuse in tutta la città: dai quartieri storici alla stazione ferroviaria, dai Giardini pubblici a Sant'Elia, dal parco archeologico di Tuvixeddu a Pirri, passando per l'Orto dei Cappuccini e il parco di Molentargius, tutti gli appuntamenti aggiornati sono consultabili sul sito www.monumentiaperti.com e sui canali social Facebook e Instagram @sardegnamonumentiaperti
Il progetto Monumenti Aperti ha ricevuto anche quest'anno la Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana. L’edizione 2025 è patrocinata dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dal Ministero della Cultura, dal Ministero del Turismo, dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Comune di Cagliari, dall’Anci Nazionale e dal Parlamento Europeo.