"Non avrei mai pensato di raccontare in prima persona questo schifo, proprio io, l’esempio vivente di sorrisi per tutti, di generosità, di rispetto, di pace e libertà. Soprattutto di genere".

Comincia così il racconto di un giovane cagliaritano, che denuncia sui social un'aggressione omofoba da parte di "tre uomini etero omofobi" di cui è stato vittima due giorni fa al Poetto, dove avrebbe voluto trascorrere una serata di divertimento e relax, "Sono stato vittima di un’aggressione piena di omofobia nella mia città, Cagliari, nel mio posto del cuore, nel mio guscio protetto, dove passo le sere d’estate con vecchi amici di sempre e con sempre di nuovi, perché mi piace stare attorno alle persone, farle sentire a proprio agio, confrontarmici, creare legami", racconta il ragazzo.

"Sono stato spintonato, insultato, ho dovuto vedere tre schifosi uomini tirarsi fuori il cazzo e pisciare quasi sopra le mie scarpe con le luci, così, perché trasmettevano troppa gioia? Troppo colore?", si chiede la vittima, specificando di essere stata anche derubata, "Ho lividi, tagli, non ho più un soldo liquido, non ho avuto più il mio telefono, le mie AirPods, tutto si sono rubati".

"Sto sotto un treno - dice ancora il giovane in un post affidato ai social -. Ho trovato il mio telefono rubato dopo quasi 3 ore di ricerche per tutto il piazzale in viale Poetto, mentre col mio solito garbo chiedevo loro 'controllatevi le tasche che magari vi è finito la per sbaglio'. Mi fido troppo e credo troppo negli esseri umani. Ma loro non lo erano. E per le mie accuse sono volate altre spinte, altri insulti".

Il ragazzo ha poi ringraziato i carabinieri intervenuti a seguito delle segnalazioni e il personale del locale vicino a dove è avvenuta la vicenda, "Grazie al 112, grazie a Claudia, a Francesco, a tutto Il Fico d'India"

Il ragazzo ha poi affermato che lui tornerà nel locale, a trascorrere serate spensierate, "Io stasera ci torno al mio locale del cuore, un po’ scassato, senza un soldo, ma non mi avrete mai più".

In un primo momento si era parlato di un presunto abuso nei confronti di una ragazza durante la stessa serata, poi però smentito dallo staff del locale vicino.

LA SOLIDARIETA' ONLINE

Sono state quasi un migliaio le condivisioni del post del ragazzo e tantissimi i commenti di solidarietà nei suoi confronti, "Non ti conosco ma hai tutta la mia solidarietà", "Abbiamo fallito tutti", "Una storia che spezza il cuore e riempie di rabbia", "Che vicenda vergognosa, mi auguro ti riprenda presto fisicamente e psicologicamente".

LO STAFF DEL FICO D'INDIA: "IL LOCALE RESTA UN POSTO SICURO IN CUI DIVERTIRSI RISPETTANDO TUTTI"

"In riferimento ai fatti avvenuti nei parcheggi limitrofi al Fico d'India, ci teniamo a esprimere la nostra massima vicinanza a Paolo per quanto successo ieri notte - è quanto affermato, attraverso un post sui social dallo staff del locale -. Precisiamo che gli eventi da lui descritti nel post non sono avvenuti all'interno del Fico d'India, ma nei parcheggi in Via dell'Idrovora, e su segnalazione dello stesso Paolo il personale del locale è intervenuto tempestivamente chiamando le forze dell'ordine e dando la massima assistenza e supporto".

"In seguito a un confronto con la pattuglia dei Carabinieri e il personale dell'Ambulanza intervenuti, confermiamo che non vi è stata alcuna violenza sessuale nei confronti dell'altra persona soccorsa e citata nei racconti", spiega lo staff -. I sanitari e i Carabinieri sono intervenuti per un malore a seguito dello stato di agitazione della persona soccorsa - dice ancora il personale del locale-. Ribadiamo la massima vicinanza a entrambe le persone e prendiamo le distanze da qualsiasi atto di violenza possa essere successo a chiunque della nostra clientela".

"Il Fico d'India rimane un posto sicuro dove potersi divertire nel rispetto di tutta - conclude lo staff -. Raccomandiamo a tutti i nostri clienti di non accettare e/o ospitare persone sconosciute all'interno dei propri veicoli onde evitare spiacevoli episodi. Lo Staff del Fico d'india".