"Abbiamo chiamato i carabinieri perché ci ha minacciato. Prima avevamo chiamato il 118 ma lui ha minacciato anche i sanitari". A parlare sono i vicini del 41enne di origini albanesi morto nella serata di ieri a Genova, dopo essere stato raggiunto da alcune scariche elettriche da taser.

Secondo la ricostruzione, quello di ieri a Manesseno, frazione di Sant'Olcese, sarebbe stato un pomeriggio concitato: sempre stando al racconto dei vicini, infatti, la prima telefonata è stata fatta al 118 e l'ambulanza è arrivata poco prima delle pattuglie dei carabinieri.

L'uomo, che pare fosse alterato dall'assunzione di alcol, si trovava in strada quando sono arrivati i sanitari. Prima sarebbe stato convinto dai soccorritori a rientrare nella palazzina in cui viveva, in via Mattei 4, poi, sulle scale, avrebbe dato in escandescenze minacciandoli e aggredendoli.

Quando sono arrivati i carabinieri, l'uomo avrebbe aggredito anche loro, costringendoli ad estrarre la pistola elettronica e a colpirlo più volte per riuscire a placarne l'ira, fino alla scarica fatale. Tutti i militari intervenuti avrebbero riportato ferite e sono stati successivamente medicati in ospedale.