Un ragazzino di 15 anni, arbitro da meno di un anno, è finito all’ospedale con un trauma cranico e una caviglia contusa dopo essere stato aggredito a calci e pugni da un adulto sul campo da calcio. È accaduto domenica 9 novembre a Monteroni d’Arbia, in provincia di Siena, durante una partita della categoria Allievi tra la squadra di casa e la Colligiana.

Secondo quanto ricostruito, la violenza sarebbe esplosa nei minuti finali dell’incontro, quando il giovane direttore di gara ha fischiato una punizione a favore degli ospiti, da cui è poi scaturita la rete del 3-2. Una decisione contestata che ha scatenato la furia di un dirigente del Monteroni, il quale, secondo l’accusa, avrebbe invaso il campo urlando contro l’arbitro per poi colpirlo con calci e pugni, fino a lasciarlo a terra tramortito.

“Mio figlio è rimasto a terra per circa cinque minuti, forse anche privo di conoscenza, senza che nessuno lo soccorresse – racconta il padre del ragazzo nella denuncia presentata ai carabinieri, assistito dall’avvocato Duccio Panti –. A un certo punto è intervenuto un altro dirigente del Monteroni, che gli ha portato del ghiaccio insieme al capitano della Colligiana”.

Il giovane, che non riusciva più a camminare, è stato portato di peso negli spogliatoi. “Ha fischiato la fine della partita mentre lo trasportavano via”, aggiunge il padre. In serata, il quindicenne è stato visitato all’ospedale di Siena, dove i medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico e un trauma alla caviglia sinistra.

La vicenda ha profondamente scosso la famiglia e il mondo arbitrale locale. “Chiedo l’inibizione assoluta di quell’uomo violento da ogni campo da calcio – afferma il genitore –. Prima che dirigenti, queste persone dovrebbero essere educatori. Invece, l’esempio che danno ai ragazzi è quello della violenza e della rissa”.

Oltre alla denuncia ai carabinieri, è stata inoltrata una segnalazione alla giustizia sportiva e al presidente regionale dell’Associazione Italiana Arbitri, che dovrà ora valutare i provvedimenti disciplinari.