Doppia sfida in vista per la Nazionale italiana, che nel girone di qualificazione ai Mondiali 2026 affronterà Estonia e Israele. Agli Azzurri serve necessariamente un doppio successo per rimanere incollati al primo posto occupato dalla Norvegia, in virtù anche del netto 3-0 dei nordici proprio contro l'Italia, lo scorso giugno.

Il ct Gennaro Gattuso continua così anche a testare i papabili per una eventuale convocazione al campionato mondiale. Se alcuni nomi sono certi di esserci (i vari Donnarumma, Bastoni, Barella, Tonali, Kean), altri dovranno ancora dimostrare di meritarsi un posto. Nelle ultime ore sono spuntati alcuni nomi interessanti, che non hanno ancora avuto la possibilità di vestire la maglia dell'Italia.

Fra questi quello di Nicolò Tresoldi, attaccante classe 2004 del Bruges, nato in Sardegna, a Cagliari, e cresciuto in Germania, con la cui Nazionale ha fatto tutta la trafila delle giovanili, ma che ancora non è esordito con selezione maggiore.

Negli ultimi mesi Tresoldi si è messo in mostra, prima all'Europeo Under21, poi in Belgio dopo il trasferimento estivo dall'Hannover. Un ottimo inizio col Bruges per il giovane centravanti, che ha attirato su di sé le attenzioni di numerosi club, e anche del ct Gattuso.

Il tecnico ha parlato di lui e di un altro giovane talento, Ahanor dell'Atalanta. I due si sono affrontati di recente nella sfida di Champions League fra i due club. "In Atalanta-Club Brugge li ho visti bene. Possono avere la possibilità di vestire la maglia azzurra, ne stiamo parlando col presidente e con Buffon. Ci stiamo lavorando, vediamo se si può fare qualcosa", ha detto l'allenatore.

Dal canto suo, il giocatore non ha chiuso la porta: "Il regolamento lo consente e il mio telefono è acceso - ha dichiarato dopo la sfida con l'Atalanta -. Se Gattuso volesse fare una chiacchierata mi farebbe molto piacere. Però in questo momento gioco per la Germania, ho fatto questa scelta anche se è solo l'Under 21. Mi trovo molto bene, in futuro si vedrà".