Prosegue il percorso dedicato alla presentazione delle proposte degli Ambiti Territoriali di Protezione Civile (ATPC), il nuovo modello organizzativo della Protezione Civile della Regione Sardegna, mirato a stabilire un sistema più efficiente, rapido e vicino alle aree e alle comunità.

Recentemente, si sono tenuti due incontri a Macomer e a Bosa per presentare la struttura di governance degli Ambiti Territoriali di Protezione Civile - ATPC del Marghine e della Planargia che coinvolgono i Comuni di Macomer, Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Dualchi, Lei, Noragugume, Silanus e Sindia, nonché i Comuni di Bosa, Flussio, Magomadas, Modolo, Montresta, Sagama, Suni e Tinnura.

In queste occasioni, hanno presenziato l’assessora della Difesa dell’Ambiente con competenza sulla Protezione Civile, Rosanna Laconi, l’assessora degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione, Mariaelena Motzo, il direttore generale della Protezione Civile regionale, Mauro Merella, e la direttrice generale di ANCI Sardegna, Daniela Sitzia.

Le istituzioni regionali hanno dato risposta alle varie interrogativi dei rappresentanti locali, focalizzandosi soprattutto sulle risorse umane necessarie per il funzionamento dei futuri ATPC e dei Centri Operativi d’Ambito – COA e sull'addestramento specializzato richiesto.

Riprendendo le preoccupazioni espresse dai sindaci, l’assessora Laconi ha sottolineato che “il tema del personale è cruciale, soprattutto in territori che soffrono lo spopolamento”. Ha poi evidenziato l’importanza del ruolo del volontariato all’interno degli ATPC, annunciando “l’intenzione di introdurre meccanismi di valorizzazione, come l’attribuzione di punteggi aggiuntivi nei concorsi pubblici per i volontari attivi”.

L’esponente della Giunta Todde ha, inoltre, richiamato l’attenzione sull’utilizzo di strumenti come le convenzioni in modo da garantire la presenza delle organizzazioni di volontariato negli ATPC, rimarcando che “gli ambiti servono ad aggregare persone e risorse, fare sistema e rafforzare la collaborazione con il territorio”. La formazione sarà l’elemento chiave per garantire operatività e continuità.

L’Assessora degli affari generali, personale e riforma (con delega Innovazione e SicurezzaIT) Mariaelena Motzo ha evidenziato la grande sensibilità della Regione sul tema del personale. "L’obiettivo - ha spiegato - è potenziare gli organici, anche per il funzionamento degli ATPC, riconoscendo il ruolo strategico di questi strumenti per creare nuove opportunità occupazionali nei territori”.

L’assessora ha poi ricordato il ruolo chiave dell’innovazione tecnologica al servizio della Protezione Civile, grazie “alle risorse stanziate per investire attivamente nel data strategy, supportando attivamente gli Enti locali nel processo di digitalizzazione insieme al lavoro per portare avanti la cabina di regia interassessoriale che permette di cooperare in modo sinergico al fine della realizzazione dei gemelli digitali della Regione Sardegna, i digital twin, che troverà applicazione concreta in tutti gli ambiti”.

Inoltre, la scorsa settimana la Giunta ha deliberato le linee guida regionali per l’uso dell’intelligenza artificiale: un passo che faciliterà ulteriormente la digitalizzazione dei processi e l’efficacia operativa del sistema regionale. Anche il DG della Protezione Civile Mauro Merella ha evidenziato che “la formazione trasversale e condivisa è l’elemento chiave per garantire operatività e continuità al sistema” e ha anticipato la necessità di cooperazione e collaborazione con altri enti, finalizzata anche alla “prossima apertura della Scuola di Protezione Civile, altro tassello fondamentale nella costruzione di un sistema di competenze omogeneo e interoperabile”.

Agli incontri hanno partecipato anche rappresentanti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, dell'Agenzia Forestas, delle Compagnie barracellari e delle organizzazioni di volontariato dei territori.