"Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato sui social il post in cui una persona ha augurato a sua figlia "la sorte della ragazza di Afragola".

Piena solidarietà e vicinanza alla Premier e alla sua famiglia sono arrivate dal Dott. Giuseppe Alviti, Segretario Generale Nazionale di FE.NA.L.I. - F.N.L. ITALIA, "Condanniamo con fermezza ogni forma di intimidazione e violenza, in particolare quando a esserne vittime sono i familiari di figure istituzionali. È ancor più deplorevole quando tali atti colpiscono una bambina, la cui unica 'colpa', secondo taluni, sarebbe quella di essere la figlia della Premier Giorgia Meloni".

Il Segretario ha condannato senza esitazioni le gravi ingiurie e minacce rivolte alla giovane figlia della Presidente del Consiglio, "Non possiamo e non dobbiamo restare in silenzio – prosegue – di fronte a episodi così ignobili, che nulla hanno a che vedere con il legittimo dibattito democratico o con il dissenso politico."

Gli fa eco il Segretario Federale Nazionale, Dott. Salvatore Abbruzzese, che sottolinea come sia "intollerabile che simili attacchi provengano, in certi casi, da soggetti che si definiscono o si presentano come appartenenti allo Stato, o peggio, da reali rappresentanti istituzionali. La violenza verbale, le minacce e l’odio personale non possono trovare alcuno spazio nei palazzi delle istituzioni, nella politica e, più in generale, nella società civile."

"Le divergenze politiche – conclude Abbruzzese – sono il sale della democrazia, ma devono restare nel perimetro del confronto civile e rispettoso. Nessuna giustificazione può essere accampata per chi attacca una bambina o una famiglia solo per la posizione pubblica di un genitore."

FE.NA.L.I. - F.N.L. ITALIA rinnova quindi la propria solidarietà alla Premier Giorgia Meloni e alla sua famiglia, auspicando che simili episodi vengano isolati e condannati da tutte le forze sane del Paese, senza ambiguità.

Anche il senatore del Partito Democratico, Marco Meloni, ha mostrato solidarietà e vicinanza alla Premier meloni: "Rivolgere parole violente nei confronti di una bambina è qualcosa che fa rabbrividire. Disumano, prima ancora che inaccettabile. Alla Premier Giorgia Meloni e a sua figlia Ginevra va la mia più sincera solidarietà. Non dobbiamo rassegnarci a questa deriva che confonde il dissenso con la brutalità, a una grammatica d’odio che disumanizza e avvelena lo spazio pubblico, a maggior ragione quando si trasferisce sulla sfera privata".