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Il conto alla rovescia è iniziato per il festival "Boghis in Armonia", che si svolgerà quest'anno a Pau, Ruinas, Laconi e Villa Sant'Antonio dal 12 al 14 settembre. L'evento musicale celebra la tradizione e la cultura, promuovendo anche l'amicizia e la convivialità in borghi antichi e affascinanti, offrendo ai partecipanti l'opportunità di riscoprire le tipiche melodie dell'alta Marmilla e dell'entroterra sardo.
Ruinas, con il suo suggestivo centro storico caratterizzato dalle casette in pietra rossa, ospiterà ancora una volta spettacoli musicali che valorizzano la cultura e il folklore locali. Inoltre, quest'anno, i visitatori potranno apprezzare le bellezze naturali del comune di Pau, che non mancheranno di affascinare i turisti.
Arrivato alla sua terza edizione e organizzato dal Coro Ghentiana di Ruinas, in collaborazione con le parrocchie di Sant'Ambrogio e Sant'Ignazio di Laconi, e con le amministrazioni comunali di Ruinas, Pau e Villa Sant 'Antonio, con l’obiettivo di riscoprire territori nel cuore dell’Isola e celebrare l’ospitalità della popolazione, il festival si svolgerà durante una ricchissima tre giorni caratterizzata da un succulento e imperdibile programma.
IL DIRETTORE ARTISTICO, GIANNI PUDDU: "CI ASPETTIAMO DI CRESCERE SEMPRE DI PIU'"
"Si tratta di un evento che ha già aperto le porte ai paesi limitrofi, lo scorso anno Villa Sant'Antonio e quest'anno Pau, per ampliare il palcoscenico delle suggestive location dei borghi dell'alta Marmilla - dice ai microfoni di Sardegna Live il maestro da 18 anni del Coro Ghentiana di Ruinas, e direttore artistico dell'evento, Gianni Puddu - E in più, presenzierà Piero Marras, quindi la manifestazione di quest'anno si preannuncia ancora più entusiasmante rispetto alla precedente, che aveva già ottenuto un grande successo. Inoltre, sono previsti due cori ospiti provenienti dal nord Italia, il Coro Coronelle di Cavales e il Coro Alterati in Chiave di Novara".
Non solo musica, ma anche valorizzazione del territorio. L'intento del festival è infatti "promuovere il territorio e le tradizioni tipiche del posto, oltre a far conoscere ai visitatori e alle persone che non li hanno mai visitati, luoghi ancora poco noti ma ricchi di meraviglie da esplorare", spiega Gianni Puddu.
Una particolarità dell'evento è "ospitare i coristi, assieme ai propri famigliari, nelle case non più abitate di Ruinas, che a causa dello spopolamento, sono rimaste vuote -. In questi giorni il paese si anima di tanti visitatori che vivono appieno questi territori e che vengono accompagnati anche a visitare luoghi d'eccellenza come le Domus de Janas e il Menhir, Tarros e le spiagge di Sinis".
Per quanto riguarda il Coro Ghentiana, l'intento è "quello di continuare a portare avanti e far conoscere il più possibile le tradizioni e il patrimonio musicale locale", afferma Gianni Puddu - L'anno scorso ho armonizzato la parte maschile del Rosario di Ruinas, mantenendo però la melodia principale".
"Per quanto riguarda il futuro - conclude il direttore artistico - Prevediamo di continuare a far crescere il festival coinvolgendo un numero sempre maggiore di paesi del territorio, espandendo le nostre prospettive fino a renderlo un evento di portata internazionale, accogliendo non solo cori nazionali, ma anche europei".