"Negli ultimi giorni si è parlato della presenza di militari israeliani in vacanza in Gallura. È un tema che ha sollevato molte preoccupazioni e rispetto al quale ritengo necessario fare chiarezza". Sono le parole della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, in merito al caso delle vacanze dei militari israeliani in Sardegna.

"Sottolineo che la Regione non è stata informata di alcun accordo, né ha ricevuto comunicazioni ufficiali - spiega la governatrice -. Mi sono attivata immediatamente interpellando i vertici dell’aeroporto di Olbia e chiedendo chiarimenti al Governo, che deve spiegare se e quali accordi siano stati presi per consentire la presenza di questi cittadini sul nostro territorio. Il che non vuol dire essere contro l’intero popolo israeliano o peggio essere tacciati di antisemitismo. Questo non appartiene né a me, né alla nostra regione". 

La presidente ribadisce la posizione della Regione: "Di fronte al tentativo di cancellare il popolo palestinese da parte del governo Netanyahu, non possiamo girarci dall’altra parte".

“Il Consiglio Regionale - conclude Todde - ha già approvato una mozione che riconosce ufficialmente lo Stato di Palestina e che chiede la sospensione di ogni forma di cooperazione con Israele, fino al pieno rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Non possiamo rimanere indifferenti e inermi davanti allo sterminio sistematico di un popolo".

GIUSEPPE CONTE: "GOVERNO CHIARISCA"

"Se sono dei cittadini israeliani che vengono qui in vacanza non dobbiamo perseguire nessuno. Ma pare che siano dei militari. Abbiamo chiesto innanzitutto al governo italiano di chiarire: c'è un accordo tra per le vie diplomatiche, per garantire sicurezza, per garantire questo soggiorno ai militari? Allora innanzitutto chiariamo il ruolo del governo italiano, le condizioni che sono state garantite a questo soggiorno e poi traiamo le conseguenze", aveva detto ieri, martedì 9 settembre, il presidente del M5s Giuseppe Conte a margine di un evento nelle Marche sul caso delle vacanze dei militari israeliani in Sardegna e nelle Marche, esprimendo la stessa opinione della presidente sarda.

VERNICE SULLA ROCCIA "COSTA SMERALDA"

Sempre ieri, martedì 9 settembre, alcuni attivisti pro Palestina hanno versato vernice rossa sulla roccia iconica lungo la strada che porta a Porto Cervo, con la scritta "Costa Smeralda".

Questo atto simbolico è parte di una serie di azioni di protesta contro l'arrivo di turisti israeliani, che potrebbero includere soldati dell'Idf, in un resort di Santa Teresa Gallura. La comunità locale ha espresso il proprio dissenso in maniera pacifica davanti all'aeroporto e all'hotel, chiedendo il riconoscimento dello stato di Palestina e la fine della violenza a Gaza.

La roccia, nota come simbolo di esclusività e lusso nella zona, è stata oggetto di attenzione da parte delle autorità locali, con i Carabinieri che stanno indagando sull'accaduto e programmando la pulizia della roccia nelle prossime ore.